Pochi giorni fa è venuto improvvisamente a mancare Giancarlo Raspa, socio di Tota Pulchra, fraterno amico, carissima persona, uomo davvero di altri tempi, nobile d'animo e nel portamento, grande organizzatore culturale.

Quante cose interessanti abbiamo organizzato insieme, quante uscite,quante occasioni di ritrovarci con gli amici comuni, come anzitutto Monsignor Gervais (al quale, tra l'altro, Giancarlo aveva proposto di organizzare un concerto col bravissimo pianista Mario Amico: progetto che potremmo senz'altro riprendere). Ma proprio perchè ti volevamo e ti vogliamo tanto bene, carissimo Giancarlo, e conoscendo il tuo carattere estroverso e positivo, dobbiamo tutti restare uniti appunto nel tuo ricordo, e continuare a organizzare le iniziative che insieme apprezzavamo. Ricordo specialmente quando, a dicembre scorso, hai promosso in rete una petizione per impedire lo sfratto (deciso dalla proprietà dinanzi al rifiuto degli esercenti di pagare uno sfratto dieci volte maggiore di quello di prima!) dello storico "Caffè Greco" al centro di Roma (locale a suo tempo frequentato da Mazzini, Garibaldi e altri grandi dell'epoca!): riuscendo a ottenere un intervento del MIBACT, che doverosamente ha bloccato un'operazione speculativa del genere. A 72 anni (che, comunque, portavi splendidamente), sei andato più volte a partecipare, coi rappresentanti del locale e tanti cittadini di buona volontà, alla manifestazione davanti al Caffè, per impedire l'esecuzione dello sfratto!

Con Tota Pulchra, siamo tutti affettuosamente vicini alle sue 2 figlie e all'adorato nipotino Gregorio, che davvero era la sua gioia! Vai,caro Giancarlo, buon viaggio davvero. Forse è giusto, poi, ricordare te con le stesse, giuste parole con cui tanti anni fa, nel 1957, il parroco della All Saints' Episcopal Church di Los Angeles salutò Humprey Bogart (per te, come anche per me, Bogart era un mito!): "Non dovete piangere per lui, lui ora sta bene,in pace: dobbiamo piangere tutti per noi stessi, che non abbiamo piu' la sua compagnia". Carissimo Giancarlo, grande organizzatore, "trasmettitore di emozioni" (come giustamente ti definivi!), sosia di Giuseppe Mazzini (come ti dicevo scherzando: effettivamente gli somigliavi molto!), davvero sarai sempre con noi!

 

Fabrizio Federici

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