Cenere

Spettacoli
2017-11-10 18:30
Sala Capitolare, Palazzo della Cancelleria Apostolica Roma, Italia

La serata di presentazione della raccolta di poesie Cenere di Giorgio Carducci vuole essere un breve, intenso viaggio nella disarmata interiorità dell'uomo contemporaneo.
Il nome del libro ne svela anche il contenuto: le parole sono come cenere, il risultato del fuoco delle passioni e dei dolori, delle speranze e delle disillusioni dell’esistenza, la cenere come simbolo della propria trasformazione. Lontana dall’essere l’oro degli alchemici, è il semplice frutto della violenta ossidazione della materia. Sostanza apparentemente inerte, si fa fonte di purificazione e di rinascita: come concime nutre nuova vita, come liscivia lava e purifica.
Non a caso nella tradizione cristiana cattolica dopo il carnevale (simbolo delle passioni umane) arriva il Mercoledì delle Ceneri che dà il via alla quaresima, un percorso di penitenza e di resurrezione.

I testi di Carducci, attento osservatore di sé e delle vicende umane, possono turbare per la loro schiettezza: egli dipinge una realtà viva di uomo combattuto tra la realtà e l'ideale, tra la volontà di trovare una strada e la certezza che infondo non ne esiste nessuna, se non quella di essere fedeli a sé stessi.

Il linguaggio usato dallo scrittore è esso stesso volutamente, continuamente contraddittorio, agli estremi una scrittura classica (se per classica si intende la poesia del novecento) e momenti di linguaggio sgorgante, quasi colloquiale, mai fine a sé stesso. Le parole di Carducci bruciano con il fuoco di una sincerità quasi scabrosa e impertinente, di un tormento personale che si fa portavoce di dinamiche interne tipiche dell’uomo attuale. Al centro di un’ellittica immaginaria gravitano due fuochi, l'amore e l'esistenza, le due grandi tematiche della raccolta.

Attraverso la lettura dei versi, la musica e il denso linguaggio della danza contemporanea il pubblico sarà trasportato in un viaggio non verso l’altrove, bensì verso il centro di sé, un viaggio interiore di ammissione della propria limitatezza e della propria fragilità. Non c'è spazio per il dolore estetizzante né per virtuosismi letterari. Le parole di Carducci scardinano con un’urgenza esistenziale destabilizzante il senso comune, con la spudoratezza tipica della poesia, come egli stesso afferma. Un viaggio breve e necessario nella confusione vuota e spesso nevrotica, puramente esteriore dei nostri giorni. La poesia induce sempre a guardarsi dentro, a risuonare con i versi dell’autore in un atto profondamente vero di riconoscimento delle proprie istanze interiori, i cui limiti e la cui infinitezza spesso si alternano senza soluzione di continuità. Quella di Carducci è densa e gravida di vita bevuta a pieni sorsi, spesso amari. Tuttavia i versi stessi si fanno riscatto e auto-superamento, come una pratica spirituale, nella disamina indefessa e leale dei moti del proprio animo. La poesia per Carducci riscatta e guarisce, rinnova e migliora, anche nei momenti più bui come in un’autocombustione attraverso il potere catartico delle parole, per rinascere ogni volta dalle proprie spoglie. D’altronde, come afferma Nietzsche, “soltanto dove ci sono sepolcri ci resurrezioni.”

 

Giorgio Carducci

Nato a Roma, distinguendosi sin da subito per le sue doti musicali e sceniche, iniziando a 5 anni lo studio del pianoforte e a 14 anni quello del canto, della danza e della recitazione, Giorgio Carducci è un artista, scrittore, nonché studioso poliedrico. Come cantante si è diplomato in Svizzera, specializzandosi nel repertorio che va dalla musica rinascimentale al tardo barocco, lavorando poi a livello nazionale e internazionale come tenore e controtenore. Insegna canto e coro all'Accademia di Musica "Schola Palatina" ed è membro stabile di "Schola Romana Ensemble", "Accademia Cristiniana" e della "Vertuosa Compagnia de 'Musici di Roma". Nel frattempo si esibisce come attore in alcuni teatri italiani. Come studioso si è laureato all'Università di Roma "La Sapienza" in "Storia dell'arte dell'Estremo Oriente" e ha iniziato a diffondere la cultura cinese e giapponese in numerosi eventi culturali fondando insieme ad altri colleghi l’associazione VersOriente, e lavorando nel turismo tra Cina e Italia per diversi anni, diplomandosi, tra le altre cose, anche come terapista ayurvedico, approfondendo poi i principi della medicina indiana e cinese. Sì è poi laureato in Scienze Psicologiche Applicate (Psicologia) presso la facoltà di medicina delll'Università de L'Aquila, dove è altresì laureando in Neuroscienze Cognitive.

La poesia ha sempre accompagnato i momenti salienti della sua vita, dalla primissima maturità ai giorni nostri. Artista schivo e solitario, ha condotto la sua ricerca poetica lontano dai riflettori dei concorsi e delle rassegne. Questa è infatti la sua seconda pubblicazione che ingloba, nella prima sezione, la sua prima raccolta.

Collateralmente collabora ad eventi teatrali sia come attore che come cantante, oltre a dedicarsi alla diffusione della musica popolare tradizionale di vari paesi e alla musica internazionale contemporanea. Nel tempo libero si dedica alla composizione di vari brani di musica contemporanea che hanno visto la loro prima esecuzione a Parigi nell'anno 2013.

 

Telefono
320-2506269, 334-3097826
Luogo
Piazza della Cancelleria, 1
00186 Roma RM, Italia
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  • 2017-11-10 18:30

 

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