Parlamento di Aragona con lo Stemma ufficiale fatto da Maria Teresa

Nata a Sariñena (Huesca, Spagna), María Teresa Muñoz Guillén è artista professionista del settore tessile. La sua formazione è globale ed eterogenea. E’ laureata in Filosofia e Lettere (ramo Storia) presso l’Università di Saragozza. Diplomata in Scienze Umane, specializzazione in Educazione Primaria presso la stessa università e ricercatrice ufficiale della Direzione Generale di Belle Arti, Archivi e Biblioteche di Spagna, Ministero di Educazione, Cultura e Sport.

Oggi ci risponderà a delle domande collegate col suo mestiere come artista del tessuto.

José Manuel: Buongiorno, María Teresa. La prima cosa che volevamo chiedergli è com’è arrivata al settore del tessuto e del ricamo? Parlaci un po’ della tua relazione con questo mondo.

María Teresa: Il nostro mestiere nel settore del tessuto è nato tre generazioni fa. In questo periodo di tempo, i materiali, le forme artistiche, gli stili, la maniera di produrre e l’evoluzione del gusto e design artistico sono cambiati in maniera esponenziale, ma anche la ricerca scientifica e il restauro artistico. Perciò, il nostro stilo artistico è cambiato molto spesso in questi anni.

José Manuel: Considera che la sua formazione storico-artistica ha influenzato la maniera in cui ha lavorato come artista?

María Teresa: Assolutamente. Dal primo momento, la mia formazione e prassi hanno adotatto un doppio percorso. In primo luogo, mi interessava lo studio storico-artistico delle diverse tecniche, materiali, i colori, i modelli e il diseno come creazione artistica che contribuisce al tessuto. Anche ero molto appassionata per la ricerca in diversi stili artistici che hanno incluso il tessuto come creazione artistica. D’altra parte, i lavori che ho fatto sono stati determinati per il design, tecniche di Disegno, elaborazione del colore e concordanza estetica dipendente dal tipo di opera.

José Manuel: Durante tutta la Storia, i grandi artista hanno cercato di sviluppare al massimo le loro capacità creative. Anche lei desidera effettuare questo apprendimento continuo?

María Teresa: Si. Come artista ho dovuto imparare diverse tecniche, la loro evoluzione in linea con lo sviluppo dei materiali e gusti artistici, ma di solito abbiamo cercato di provare innovazioni estetiche in quelle opere di gruppo in cui abbiamo lavorato diversi artisti. In questa maniera, la mia produzione ha avuto una parte per innovare, soprattutto, con l’ideazione del design, ma anche rispettando la tradizione iconografica ed estetica della tradizione artistica.

José Manuel: Ha avuto qualche modello d’ispirazione storico/artistica che abbia influenzato la sua produzione come artista contemporanea?

María Teresa: In tutti questi anni mi sono interessata per l’uso del colore in tessuto fatto per molti artisti ignoti dell’Antichità. Per arrivare a questa squisitezza tecnica si devono fare tantissime prove di colore, ricercare nella consistenza del materiale, la composizione delle fibre. Rispetto ad altri artisti e movimenti mi sono interessati molto l’Art Nouveau, il Modernismo spagnolo e i Preraffaelliti. Come diceva William Tarner, ho sempre cercato di rimuovere i confini fra la concezione e realizzazione artistic, tra l’arte e l’artigianato. Solo così l’opera sarà piena e precisa, trascendendo l’attività manuale del settore artistico.

José Manuel: Tornando al discorso iconografico. Com’è la sua relazione con l’ Arte Sacra?

María Teresa: L’ Arte Sacra è una specializzazione del settore del tessuto per la sua importante carica iconografica. La simbologia dottrinale, la concordanza col Disegno e la semantica nella composizione devono essere concordanti con la ricchissima liturgia de la Chiesa Cattolica. I lavori che ho fatto per la Chiesa mi hanno portato dei shock, sorprese e l’illuminazione estetica.

José Manuel: Com’è per lei il fatto di creare Arte Sacra. Dato il censo spirituale, considera che la realizzazione è diversa rispetto ad altre opere artistiche? Considera che l’Arte Sacra può contribuire a migliorare la nostra società?

María Teresa: Oggi, in un mondo desacralizzato, dove la produzione industriale cerca la riproducibilità, l’omogeneizzazione mercantilista e soprattutto l’assenza di valori trascendentali, la nostra società ha perso questa credenza in tutto ciò che va oltre il superficiale. Quando ho cominciato a lavorare in quest’universo cattolico ho sempre cercato di trovare questo senso trascendentale, studiando molto per arrivare a questa concezione spirituale che fa diversa l’Arte Sacra rispetto all’Arte Profana.

José Manuel: E infine, potrebbe evidenziare qualche opera importante della sua produzione artistica?

María Teresa: Nella lista profana mi piacerebbe evidenziare diversi “reposteros”, cioè, tessuto simile al arazzo, in cui si aggiungono motivi araldici. Ricordo lo stemma ufficiale del Governo d’Aragona e quelli dei re Filippo II e Carlo III, committenze del Ministero degli Affari Esteri della Spagna.

L’ Arte Sacra ha un significato speciale: un mantello con lo stemma de El Justicia de Aragón fatto per la Virgen del Pilar (Nostra Signora del Pilar), che è patrona di Saragozza, Aragona, Spagna e tutta l’Ispanità.

José Manuel: Grazie mille per la sua cortese attenzione e disposizione per quest’intervista.

Entrevista María Teresa Muñoz Guillén

Natural de Sariñena (Huesca, España), María Teresa Muñoz Guillén es una artista profesional del ámbito del textil. Su formación es amplia, destacando los siguiente: Licenciada en Filosofía y Letras, sección Historia, por la Universidad de Zaragoza, Diplomada en Ciencias Humanas, especialización en Educación General Básica, por la misma universidad e Investigadora oficial de la Dirección General de Bellas Artes, Archivos y Bibliotecas de España del Ministerio de Educación, Cultura y Deporte de España.

Hoy nos contestará a una serie de preguntas relacionadas con su oficio como bordadora.

José Manuel: Buenas tardes, María Teresa. Lo primero que queríamos preguntarle es cómo llegó al sector del textil y bordado. Cuéntenos acerca de su relación con este ámbito.

María Teresa: Son varias las generaciones que avalan nuestra labor como bordadores, concretamente tres. Durante este período de tiempo, los materiales textiles, formas artísticas, estilos, modos de producción, transformación de gusto y evolución del diseño han experimentado una revolución sin precedentes, mencionando de forma sucinta las investigaciones y métodos que supone la restauración de piezas de otras épocas, alejadas tanto en el tiempo como, sobre todo, en la elaboración de sus materiales, concepción estética y componentes ideológicos/idiosincrásicos.

José Manuel: ¿Considera que su extensa formación histórico-artística ha influido en su manera de trabajar como creadora?

María Teresa: Efectivamente. Desde un primer momento, mi formación y praxis adoptaron una doble vertiente. En primer lugar, me interesaba por el estudio histórico y artístico de las distintas realizaciones, técnicas, materiales, diseño de color, patronaje de modelos, técnicas de dibujo como modelo inclusivo en las obras textiles; al igual que el estudio de de las corrientes artísticas que incluyeron obras textiles como parte de su plástica. Por otro lado, la labor principal que he realizado ha estado marcada fundamentalmente por el diseño, técnicas dibujo, elaboraciones de color y congruencia estética de las obras según sus necesidades.

José Manuel: A lo largo de la Historia, grandes artistas han intentado explotar al máximo sus capacidades creativas. ¿Usted anhela también esta búsqueda de la innovación artística?

María Teresa: Sí. Como artista he debido aprender distintas técnicas, su evolución en consonancia al propio desarrollo de materiales y gustos artísticos, pero en muchas ocasiones, debido al gran formato de algunas obras y el carácter coral de su realización, hemos optado por aportar innovaciones estéticas que fueran más allá de lo que ya conocía. De esta forma, mi producción ha tenido una vertiente de innovación, como la ideación de los diseños, el estudio iconográfico, estético y la elaboración de diseños, pero siempre con una dirección y control acorde con los cánones artísticos de este género. José Manuel: ¿Tiene algún tipo de referente histórico/artístico que haya podido influir en su producción como artista del s. XXI? María Teresa: A lo largo de los años, me han dejado impresiones notables los resultados de color en textil de artistas muy antiguos, la mayoría de ellos anónimos. Para conseguir tal destreza técnica hay que realizar muchas pruebas de color y profundizar en la pericia técnica, de las texturas, composición de fibras, etc. En lo que se refiere a la concepción artística más determinante en mi trayectoria, si bien su influencia ha sido muy parcial, debido a la peculiaridad de mi plástica, diría que son el Art Nouveau, Modernismo y los Prerrafaelitas. Recordando los principios que establecía William Turner, siempre me he adscrito al que reza que la frontera entre la concepción de una obra y su realización, entre el arte y el artesanado, debe quedar eliminada definitivamente si queremos que toda obra tenga la integridad y precisión propias de una producción que transciende a la propia actividad fabril de las comunidades.

José Manuel: Ya que ha mencionado la cuestión de iconografía con anterioridad. ¿Cuál es su relación con el Arte textil Sacro?

María Teresa: El Arte Sacro es una especialización dentro del ámbito del textil, debido a su importante carga iconográfica. La simbología doctrinal, la correcta disposición en los diseños y la carga semántica en la composición deben de estar en consonancia y armonía con la riquísima liturgia de la Iglesia Católica. Los trabajos que me han involucrado en el mundo del Arte Sacro han sido desde un primer momento un camino lleno de sobresaltos, sorpresas e iluminación estética sin precedentes. José Manuel: ¿Qué supone para usted realizar una obra de Arte Sacro? Dado su carácter espiritual ¿Considera que el proceso de realización de una obra de arte sacro es diferente al de una profana? ¿Puede aportar el Arte Sacro valores que la sociedad actual ha perdido?

María Teresa: Hoy día, en un mundo desacralizado, donde la producción industrial tiene como imperativo la reproductibilidad, la homogeneización mercantilista y sobre todo la carencia de cualquier sentido transcendental de la existencia, la cultura se ve marcada por lo profano, lo inmediato y lo transcendente. Evidentemente, al entrar en contacto con el universo estético católico, en el que las interconexiones de sentido y símbolo he tenido que realizar un esfuerzo de estudio que abarca muchos ámbitos del saber, que constituye en sí una auténtica piedra de toque en la concepción, diseño y elaboración de obras, que adquieren una estética completamente distinta a otras áreas artísticas.

José Manuel: Por último, podría destacarnos algunas piezas importantes de su producción artística?

María Teresa: Dentro de las obras civiles me gustaría remarcar diversos “reposteros”, que son tejidos similares a los tapices en los que se incluyen motivos heráldicos. Por mencionar alguno recuerdo un escudo oficial del Gobierno de Aragón y los escudos de armas de los reyes Felipe II y Carlos III para el Ministerio de Asuntos Exteriores. De obra sacra tiene especial significación un manto con la heráldica de El Justicia de Aragón realizado para la Virgen del Pilar, patrona de Zaragoza, Aragón, España y toda la Hispanidad.

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