Roma, il 14 ottobre 2024 – La sesta edizione del Premio Internazionale Pushkin si è tenuta in una splendida cornice a Villa Altieri, a Roma, celebrando il 225° anniversario della nascita di Alexander Pushkin, figura fondamentale della letteratura russa e poeta visionario. L’evento, organizzato dall'Associazione Culturale Amici della Grande Russia, è un simbolo d’unione culturale, volto a onorare non solo la figura di Pushkin, ma anche a promuovere il dialogo tra la cultura russa e quella italiana.
Il Premio è organizzato dall'Associazione Culturale Amici della Grande Russia. L‘Associazione è stata fondata nel 2014 da Yulia Bazarova che è organizzatrice di eventi e promotrice della cultura russa in Italia e di quella italiana in Russia e dal poeta Paolo Dragonetti de Torres Rutili, protagonista di numerose iniziative di promozione culturale.
Il quadro che incornicia il Premio, opera dell’acclamata “ritrattista dei tre Papi” Natalia Tsarkova, ritrae Pushkin in un momento di ispirazione, ricordandoci che la sua visione ha plasmato la lingua russa moderna e ha segnato profondamente il pensiero letterario universale. Tra gli illustri ospiti e premiati della serata, la soprano Natalia Pavlova, che ha aperto l’evento accompagnata dal quartetto musicale Orfeo, ha interpretato arie intramontabili, avvolgendo l’ambiente in un’atmosfera di sacralità e lirismo.
Inoltre, hanno partecipato alla realizzazione dell’evento i seguenti partner: la Fondazione Alberica Filo della Torre, l’Associazione culturale Tota Pulchra, l’Istituto Artistico Industriale di Mosca (MHPI), travel agency “Moscow navigator” e cantine Murgo tenuta San Michele.
Un Ponte Culturale tra Italia e Russia
Fondato nel 2014 da Yulia Bazarova, promotrice culturale russa, e dal poeta Paolo Dragonetti de Torres Rutili, il Premio Pushkin rappresenta un'iniziativa unica nel suo genere, sostenuta da istituzioni di grande rilievo, come il Museo Panrusso Nazionale di Pushkin di San Pietroburgo e l’Università Statale Linguistica di Mosca. Questo evento è la testimonianza del legame culturale profondo e storico tra Italia e Russia, dove l’arte, la letteratura e la filosofia sono diventati simboli di scambio e di reciproco arricchimento.
L’evento, condotto dal giornalista Stefano Bini, è stato patrocinato da una serie di enti e istituzioni, italiani e russi, e ha visto la partecipazione di partner illustri quali l’Istituto Artistico Industriale di Mosca, la Fondazione Alberica Filo della Torre e il Consiglio dei connazionali russi in Italia. Questi patrocini sottolineano l’impegno delle istituzioni a sostenere la cultura e la promozione del patrimonio intellettuale, evidenziando il ruolo della diplomazia culturale nel costruire ponti di comprensione.
È patrocinato dal Museo Panrusso Nazionale di Pushkin di San Pietroburgo, dal Museo statale memoriale letterario e riserva naturalistica di A. S. Pushkin “Boldino”, dal Consiglio dei connazionali russi in Italia KSARSI, dalla Federazione Unitaria Scrittori Italiani (F.U.I.S.), dall’Università Statale Linguistica di Mosca.
I Premiati: Ambasciatori di Arte e Cultura
I premi assegnati durante la serata coprono un’ampia gamma di categorie artistiche e intellettuali, celebrando personalità italiane e russe che hanno saputo distinguersi nel loro campo. Tra i premiati spiccano:
Monsignor Marco Frisina per la musica, Aleksandr Sergeev e Nikas Safronov per la pittura, e Julia Strizhak per il teatro, a testimonianza di come l’arte visiva e performativa sappia veicolare il messaggio culturale.
Adriano Roccucci, storico della modernità, e la professoressa Annelisa Alleva per la letteratura, hanno ricevuto riconoscimenti per il loro impegno nella ricerca e nella traduzione, elementi chiave nella diffusione del pensiero.
Il Premio Speciale è andato alla storica dell’arte Viktoria Markova, mentre il diploma d’onore è stato assegnato a Elena Scammacca del Murgo e Padre Alexej Maximov, figure simbolo della vicinanza tra le culture religiosa e artistica delle due nazioni.
Tra gli ospiti e i premiati degli anni passati figurano personalità di grande prestigio, come l’ambasciatore Antonio Zanardi Landi e il direttore d’orchestra M° Fabio Mastrangelo, che hanno contribuito a consolidare l’importanza e la credibilità del Premio. Questo appuntamento si distingue anche per l'intervento di figure nobiliari, diplomatici e rappresentanti del mondo artistico e letterario, come la stilista e principessa Victoria Torlonia, il conte Carlo Piola Caselli e la poetessa Gabriella Sica.
Pushkin: Un Simbolo Universale della Libertà Poetica
L’influenza di Alexander Pushkin, celebrato in questa occasione, si estende ben oltre la Russia. È il poeta dell’anima e della lingua russa, ma anche dell'universalità e della ribellione poetica. La sua frase “Io costruirò un monumento a me stesso non fatto da mani umane” risuona con forza, invitando alla riflessione sul potere dell’arte e della parola. Le opere di Pushkin hanno sfidato e arricchito la società della sua epoca, così come il Premio Pushkin rappresenta oggi un tributo alla bellezza e alla profondità della sua eredità.
La Cultura come Diplomazia Silenziosa
In un’epoca di crescenti tensioni geopolitiche, eventi come il Premio Internazionale Pushkin offrono un’importante occasione di dialogo e di scambio pacifico. Come sosteneva Dostoevskij, “La bellezza salverà il mondo”, e il Premio Pushkin è forse uno dei tanti tasselli che testimoniano la forza della cultura nell’unire e nel promuovere la comprensione reciproca. Questo evento non è solo una celebrazione della cultura, ma una dichiarazione di fiducia nel potere dell’arte come veicolo per un futuro condiviso.
Oltre il Tempo e lo Spazio, l’Impatto del Premio Pushkin
Il Premio Internazionale Pushkin, con il suo prestigio e la sua storia, non è solo un riconoscimento ai grandi del mondo dell’arte e della letteratura, ma anche una dichiarazione del valore dell’arte come linguaggio comune. La presenza di ospiti di così alto profilo e la partecipazione di importanti partner internazionali ribadiscono l’influenza culturale che l’evento sta esercitando, portando la cultura russa e italiana al centro di un dialogo aperto e stimolante. Il Premio Pushkin, dunque, non è soltanto un tributo, ma un ponte tra anime e culture, tra passato e futuro.
I componenti del Comitato Onorario del Premio sono: l’ambasciatore Umberto Vattani, Ania Woronzoff, pronipote del Sommo Poeta russo, il direttore del Museo panrusso Pushkin di San Pietroburgo Serghej Nekrasov, il presidente della F.U.I.S Prof. Natale Antonio Rossi, la direttrice Nina Zhirkova Museo Riserva Nazionale e di Alexander Pushkin a Nizhnij Novgorod, il direttore d’orchestra M° Fabio Mastrangelo, Evgenij Bogatyrev, direttore del Museo Nazionale A. S. Pushkin di Mosca, Rettrice Prof.ssa Irina Kraeva dell’Università statale linguistica di Mosca.
Hanno partecipato alla cerimonia di premiazione, in una sala gremita con gente in piedi in fondo alla sala, l’avvocato Leo Maria Galati accompagnato dall’attrice Sara Ricci; la sociologa Antonella Pagano con il giornalista Rai Daniele Rotondo, l’attore la nobiltà rappresentata dalla baronessa Elena Scammacca del Murgo, tra i premiati come scrittrice, la principessa e stilista Victoria Torlonia, Manfredi Filo Dalla Torre, fondatore della Fondazione “Alberica Filo Dalla Torre”, il conte Carlo Piola Caselli, Robert von Sachsen Bellony, la stilista Eleonora Altamore, i Monsignori Marco Frisina, tra i premiati per la musica, e Jean Gervais dal Vaticano; il Rev. Alexey Maximov, Viceparroco della Chiesa Ortodossa Russa di Santa Caterina d’Alessandria di Roma. Altri partecipanti: Anna Gentilini della Curcio Editore, il fotografo Roberto Vignoli e l’artista Claudia Quintieri, l’avvocato Carlotta Ghirardini del “Salotto Tevere”, il Responsabile dell'ufficio TASS in Italia Vera Sherbakova e alcuni rappresentanti della cultura italiana e russa.
L’ evento è seguito dalle principali testate nazionali e internazionali, e le Tv, Tgcom Mediaset e Rai.
Il media partner ufficiale dell’evento sono il periodico Literaturnaja Gazeta e Planet 360 con sede in Italia.
E’ stata un’occasione, dunque, per celebrare il fruttuoso e stimolante arricchimento reciproco fra le culture italiana e russa.
L’intero evento ha avuto luogo nella seicentesca prestigiosa Villa Altieri in Viale Manzoni 47 a Roma.
di Tommaso Scattolari Coord. Gen. Tota Pulchra