Nell'intervista del 10 gennaio 2021 su Canale 5, seguita da circa 6 milioni di spettatori con uno share del 19.05% dove Papa Francesco ha spiegato che "eticamente tutti debbano prendere il vaccino […] E' un'opzione etica, perché tu ti giochi la salute, la vita, ma ti giochi anche la vita di altri [...] la settimana prossima inizieremo a farlo qui ed io mi sono prenotato, si deve fare. Quando ero bambino ricordo che c’è stata la crisi della poliomielite e tanti bambini sono poi rimasti paralitici per questo e c’era la disperazione per fare il vaccino. Quando è uscito il vaccino te lo davano con lo zucchero e c’erano tante mamme disperate… poi noi siamo cresciuti all’ombra dei vaccini, per il morbillo, per quello, per quell’altro, vaccini che ci davano da bambini… Non so perché qualcuno dice: ‘no, il vaccino è pericoloso’, ma se te lo presentano i medici come una cosa che può andare bene, che non ha dei pericoli speciali, perché non prenderlo? C’è un negazionismo suicida che io non saprei spiegare, ma oggi si deve prendere il vaccino”. Partendo dalle parole e riflessioni del Papa, è utile e legittimo analizzare ulteriori osservazioni e riflessioni. Probabilmente chi nutre dubbi su un vaccino sicuramente non nega ogni vaccino piuttosto ritiene preferibile il poter scegliere tra più vaccini disponibili, proprio perché su alcuni si son lette e sollevate varie osservazioni, tante per esempio critiche sul vaccino Pfizer-BioNTech che è il primo vaccino disponibile in Italia per prevenire COVID-19, che alimentano legittimi dubbi e preoccupazioni nella popolazione, mentre altri vaccini appaiono più sicuri. L'Ungheria per esempio è stato il primo paese dell'UE ad autorizzare il vaccino Sputnik V che a sua volta è stato già approvato in Russia, Bielorussia, Serbia, Argentina, Bolivia, Algeria, Palestina, Venezuela, Paraguay e Turkmenistan ed è stato avviato il processo per l'approvazione del vaccino nell'UE. L'approvazione si basa sui risultati degli studi clinici dello Sputnik V in Russia e su una valutazione completa del vaccino da parte di esperti in Ungheria. 

Tra i vantaggi di Sputnik V, l'efficacia superiore al 90%, con protezione completa contro i casi gravi di COVID-19. Non ci sono forti allergie causate da Sputnik V che si basa su una piattaforma collaudata e ben studiata di vettori adenovirali umani, che causano il comune raffreddore e sono in circolazione da migliaia di anni. La sicurezza, l'efficacia e la mancanza di effetti negativi a lungo termine dei vaccini adenovirali sono state dimostrate da più di 250 studi clinici nell'arco di due decenni. Oltre 1,5 milioni di persone sono già state vaccinate con Sputnik V i cui sviluppatori stanno collaborando con AstraZeneca ad una sperimentazione clinica congiunta per migliorare l'efficacia del vaccino AstraZeneca. La temperatura di conservazione dello Sputnik V è + 2 + 8, ciò significa che può essere conservato in un frigorifero convenzionale senza la necessità di investire in infrastrutture aggiuntive per la catena del freddo. Il prezzo di Sputnik V è inferiore a $ 10 per dose, il che lo rende accessibile in tutto il mondo.

Sicuramente tanti medici presentato il vaccino come la soluzione, ma è democraticamente legittimo riconoscere che altrettanti medici insieme ad altri professionisti quali avvocati, sollevano qualche dubbio. E’ il caso del Comitato di scopo “Mille Avvocati e Mille Medici per la Costituzione”, concepito per resistere ai sensi di legge alla violazione dei fondamentali diritti umani.  Il Fondatore è l’avv. Lillo Massimiliano Musso, Portavoce Nazionale è l’avv. Giorgia Tripoli e il Coordinatore Nazionale di Mille Avvocati per la Costituzione è il dott. Giovanni Norrito. Garanti sono l’avv. Edoardo Polacco, l’avv. Barbara Sedioli, l’avv. Filippo Nino Moriggia. Mille Avvocati per la Costituzione è in partnership stabile con ComiCost, Comitato per la difesa delle Libertà Costituzionali, presieduto dall’avv. Nino Moriggia, a sua volta aderente ai Mille Avvocati per la Costituzione. Autorevoli personalità del mondo della Salute costituiscono i Mille Medici per la Costituzione, un tavolo permanente che riunisce in Comitato Tecnico Scientifico Indipendente alcuni dei più autorevoli scienziati italiani e mondiali e partecipa al Collegio Difensivo di Mille Avvocati per la Costituzione, assicurando Consulenza Medico Legale di altissimo profilo tecnico-scientifico. Portavoce Nazionale di Mille Medici è il dott. Francesco Oliviero.

E’ interessante considerare che in una lettera aperta del 17 gennaio 2021 con oggetto: "controdeduzioni sulla richiesta da parte del Presidente della Cassa Forense per la prioritaria somministrazione agli avvocati della terapia antiCovid19"  - indirizzata a tutti gli avvocati d’Italia, Europa, del mondo,  a tutti i cittadini italiani e al Ministro della Salute, della Giustizia, al Presidente della Cassa Forense, al Consiglio e all’Associazione Nazionale Forense, all'Aiga Ass. Italiana giovani avvocati e a tutti gli organi di informazione - Mille Avvocati per la Costituzione, hanno manifestato apertamente il loro dissenso innanzi alla richiesta del Presidente della Cassa Forense di somministrazione prioritaria agli avvocati della terapia genica antiCovid19. Nella lettera scrivono "Con stupore, abbiamo appreso dalla stampa che Cassa Forense ha inoltrato formale richiesta ai Ministeri di Salute e Giustizia per inoculare la terapia genica, in via prioritaria, a tutti gli avvocati d’Italia. Ciò è inammissibile! È evidente che Cassa Forense ha esorbitato dalle sue funzioni. Difatti, Cassa Forense non ha alcun titolo per parlare o decidere a nome degli avvocati italiani. […] avrebbe dovuto astenersi, invece, si è fatta portavoce del Governo nazionale per spingere una delle categorie sociali più concrete ed attente ad un trattamento sanitario che solleva moltissimi interrogativi. Noi avvocati siamo cultori del dubbio, di quel nobile principio per cui la verità non è mai un dogma ma va sempre ricercata, contemperata nel pluralismo dei distinti punti d’osservazione, senza radicalismi oscurantisti e con pieno di diritto di pensiero e di parola di tutti, nessuno escluso, foss’anche di chi pone il “dubbio”, parola tanto cara al mondo forense da aver dato il nome al quotidiano “Il Dubbio”, pubblicato da “Edizioni Diritti e Ragione” di proprietà del Consiglio Nazionale Forense, attraverso la sua “Fondazione dell’Avvocatura Italiana”. […] I vaccini in commercio sono ancora sperimentali, non sono stati approvati dagli organi competenti, non se ne conoscono effetti collaterali, reazioni allergiche, controindicazioni, interazioni con altri farmaci o vaccini. Non se ne conosce l’efficacia, soprattutto nei confronti delle numerose varianti del virus. Non se ne conosce la durata dell’eventuale copertura. Tecnicamente non sono nemmeno “vaccini”, bensì terapie geniche che operano attraverso l’inserimento nel corpo umano di un codice RNA messaggero con il compito di ricompilare il patrimonio genetico di chi lo riceve. Da tali assunti, per quanto pacifici, non controversi, ammessi ed incontrovertibili, discendono conseguenze logiche fondamentali che Cassa Forense e Consiglio Nazionale Forense stanno omettendo gravemente di considerare. L’obbligatorietà di assunzione di un farmaco sperimentale, che agisce sul patrimonio genetico personale, configura – anzitutto – la violazione dell’art. 32 della Costituzione italiana, che detta una riserva di legge in deroga di un diritto fondamentale, indisponibile ed inviolabile della persona umana, come riconosciuto anche sul piano del diritto internazionale. Nel secolo scorso, nel 1946 a Norimberga, la violazione di questo diritto è stata definita come crimine contro l’umanità. Perché, poi, dovremmo omertosamente tacere e fingere di non sapere distinguere la mano destra dalla sinistra, il giorno dalla notte, il bianco dal nero? Come potremmo essere “liberi”, persino difensori delle libertà altrui, se non ci venisse consentito il dubbio e la ricerca della verità su un “vaccino” che tale non è, per ammissione esplicita del suo produttore? Non possiamo fingere di non sapere distinguere un vaccino da una terapia genica.

Il farmaco in questione è sperimentale ed è stato autorizzato con tale finalità, per condurre una sperimentazione di massa della durata di due anni. Basta leggere i documenti ufficiali. Come possiamo, noi Avvocati, difensori dei diritti e delle libertà, tacere? Per tali ragioni, esprimiamo il nostro totale dissenso e ci dissociamo dalla richiesta di Cassa Forense e Consiglio Nazionale Forense e chiediamo che tra i Colleghi si apra un pubblico dibattito nazionale sul tema, posto che gli Avvocati sono chiamati anche ad essere classe intellettuale del Paese”. 

Dubbi sul vaccino, anche dalle dichiarazioni del medico e virologo italiano Dott. Giulio Tarro che scrive: “Chi oggi si vaccina con Pfizer o Moderna, si immunizza per pochi mesi, può infettare gli altri e non possiamo neppure escludere che metta a rischio la propria salute. Di più dopo la prima dose, il vaccinato non solo è contagioso, ma può essere contagiato”.

 

Pasquale Fabozzi

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