Il Monsignor Jean Marie Gervais assieme con reverendo padre Hygord Amédée sono partiti dalla casa archidiocesana “ Maria de la Altagracia” con l’autista e guida José Taberas e la suora Marie Guerda Excéus.

Grazie alla loro preziosa collaborazione siamo potuti andare a svolgere tutte le attività burocratiche per ritirare le casse provenienti da Genova.

Tante procedure doganali da correggere, perché non era mercanzia bensì donazione Caritas.

Così è iniziato un febbrile scambio di telefonate tra la casa archidiocesana, la Caritas della diocesi San Pedro de Macoris grazie alla figura del padre direttore Fisner Vaillant e Joel Kano il SubColectore dei magazzini.

Così dopo aver trovato la soluzione Jose Taberos ci ha riportato in auto all’agenzia BENEFITSONMADISON a Fintec Solutions company per risolvere il disguido.

La suora Marie Guerda Excéus fondamentale per far cambiare il nome da mercanzia a donazione. Un errore molto caro.

Purtroppo il cambio del nome da Tota Pulchra a Caritas ha avuto dei costi aggiuntivi e non si è potuto correggere i dazi.

La missione per via della rivoluzione ad Haiti dove avevamo il cambio aveva già subito ritardo e così aggiuntivi per cambiare i biglietti da metà Maggio ai primi di aprile.

Qui a Santo Domingo sono pronti per le prossime elezioni a maggio, sono le presidenziali e parlamentari con i senatori.

Le frontiere contengono ancora la guerra civile alle spalle.

Le bande sono divise in più clan dove il più forte è Jimmy Chérizer, anche noto con il soprannome Barbecue, accusato di uno dei peggiori eccidi nelle bidonville di Port-au-Prince liberando più di quattromila detenuti ed è attualmente il più potente e temuto uomo di Haiti. Ha respinto il piano Usa per porre fine al caos nel Paese e dice di voler liberare la sua terra “dai politici tradizionali e dagli oligarchi corrotti”.

Tra il popolo di Haiti c’è più simpatia per Guy Philippe.

Guy Philippe è nato il 29 febbraio 1968 ed è un ex agente di polizia haitiano, politico con un passato di riciclaggio di denaro condannato, che ha guidato il colpo di stato haitiano del 2004 contro il presidente Jean-Bertrand Aristide.

La macchina procede nel traffico. Se non fosse per le auto e le moto di piccola cilindrata massimo 150 . Sembra il caos di Roma con file e strombazzamenti del clacson e spazzatura fuori dai raccoglitori in bustoni di plastica. Solo le strade sono asfaltate migliori e lisce.

Persone vendono durante le file dei semafori di tutto: lecca lecca, mais, barrette di sesamo, tergicristalli, copri volante, occhiali e tanto altro (piante).

Al ritorno dopo una mattinata passata a cercare di risolvere gli inconvenienti della dogana siamo tornati.

Da quando ci siamo alzati alle 8 il caldo umido si fa sentire e non so se è peggio l’aria condizionata che ti appiccica addosso l’ unto antizanzare.

La casa archidiocesana festeggia i 50 anni del cammino catecumenale.

Numerose le vocazioni nate in seno al Cammino: chiamate al matrimonio, al sacerdozio e, per tutti, alla missione. La celebrazione del 13 marzo viene vista come l’occasione per ringraziare il Signore dei tanti doni ricevuti in cinque decadi di presenza nel territorio diocesano.

Persone distinte girano per il verde e gli ambienti circostanti.

La casa arquidiocesana “ Maria de la Altagracia” nelle capitale è uno dei luoghi più prestigiosi dove tanti domenicani trovano lavoro e insegnano ai giovani come una scuola dedicata al turismo.

Il nostro arrivo è stato salutato con canti e balli da tutti i componenti della casa religiosa.

Ignazio una figura che si rivela sempre più preziosa sin dal nostro arrivo con il cartello raffigurante la Madonna “Dónde floreció el naranjo”(Dove sbocciò l’arancia).

La tradizione vuole che la costruzione della Basilica della Madonna che durò dal 1954 al 1971 sembra sia avvenuta nello stesso luogo di un’apparizione mariana, ma esistono diverse versioni, una delle quali riconducibile addirittura alla venuta di Cristoforo Colombo.

Qui Papa Giovanni Paolo II il 25 gennaio 1979 benedisse il Santuario di Altagracia (oggi Basilica di Higüey) e il 12 ottobre, 1992 alla sua seconda visita nel Paese, incoronò personalmente l’immagine della Vergine di Altagracia con un diadema d’argento dorato.
Così siamo entrati subito nello spirito del luogo e in poco tempo in auto siamo giunti a destinazione.

Fondamentale la sua conoscenza per entrare in contatto con la stampa locale e per la diffusione della nostra associazione Tota Pulchra e conoscenza della missione in America Latina.

Oggi non si è riusciti a raggiungere l’Arcivescovado, ma domani dopo gli ultimi accorgimenti con la dogana sarà possibile.

Confermato incontro con l’Ambasciatore in Ambasciata giovedì 11/04 alle ore 11.30.

 

di Valentina Ughetto

 

Tota Pulchra: Associazione per la promozione sociale

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