Il 6 febbraio 2023 alle ore 16,00,  in Campidoglio presso la Sala Laudato Si, con il patrocinio del Gruppo Lega – Salvini Premier – Assemblea Capitolina, si terrà il Convegno: Cultura della Vita. Donne al Centro. L’organizzazione è affidata all’associazione Area Cultura, presieduta dalla Dr.ssa Angelica Loredabna Anton, con la regia del Dr. Gennaro Ruggiero.Al tavolo dei relatori l’On. Fabrizio Santori, Lega – segretario dell’assemblea capitolina, l’On. Simona Baldassarre, Lega – europarlamentare, l’On. Giovanna Miele, Lega – deputata al parlamento, Gisela Josefina Lopez Montilla, artista venezualana nonchè ambasciatrice della cultura per l’Italia/America del Sud,  la Dr.ssa Otiaki Chong, psicologa – ambasciatrice della cultura Italia/America Centrale, la Dr.ssa Marialetizia Proia, psicologa, Mons. Jean Marie Gervais, presidente associazione Tota Pulchra, la Dr.ssa Donatella Cotesta, regista e attrice.

A margine del convegno l’Istituto per la Cultura Italiana, che patrocinia con altri l’evento,  rappresentata dal coordinatore generale Dr. Giovanni De Ficchy, premierà alcune donne di alto profilo che hanno dimostrato impegno nella difesa della vita, provenienti da diversi settori della società civile, con la consegna di una “Rosa d’oro” e attestato di riconoscimento dell’impegno.

Patrocinano l’evento il CICS – Comitato Internazionale Cooperazione Sviluppo, presente all’evento il presidente Dr. Gennaro Ruggiero, l’ENAC – Ente Nazionale Attività Culturali, Il Centro Studi Parlamentari – Dipartimento Cultura, l’associazione Tota Pulchra, presente all’evento il presidente Mons. Jean Marie Gervais, e il Maurice Cereghini Institute srl del Dr. Maurice Cereghini, che da sempre offre il suo sostegno al mondo delle donne per un supporto alle loro difficoltà e assistenza nella violenza domestica.

Il  Dr. Gennaro Ruggiero presidente del CICS, ambasciatore della cultura Italia/Africa, da anni impegnato in particolare sul fronte internazionale ha voluto ribadire, quanto già hanno espresso sul Manifesto della Vita, i Vescovi, e cioè  – “Innanzitutto il tema della difesa della vita porta con sé il messaggio della natura. Ci dice che esiste una natura e, in particolare, una natura umana. Non ci sono altre motivazioni valide per chiedere il rispetto del diritto alla vita e, per contro, chi non lo rispetta è perché nega l’esistenza di una natura umana o la riduce ad una serie di fenomeni governati dalla necessità. Rilanciare una cultura della difesa della vita significa allora anche recuperare la cultura della natura e la cultura dei fini. Negare la natura apre la porta culturale alla manipolazione della vita, perché viene meno la dimensione dell’accoglienza e della gratitudine. Custodire e accompagnare le vite più fragili, da quelle nascenti a quelle terminali. “Quando una persona è accolta, accompagnata, sostenuta, incoraggiata, ogni problema può essere superato Le ripercussioni della pandemia sulla custodia della vita nascente e terminale”.

La partecipazione al convegno è aperto a tutti.

 

Tota Pulchra: Associazione per la promozione sociale

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