Sabato 15 febbraio, si è tenuto presso la Chiesa della Natività in Piazza Pasquino a Roma un momento di condivisione e preghiera per celebrare il 25esimo della Cappellania congolese di Roma.
L’evento, patrocinato da Tota Pulchra, l’associazione di promozione delle Arti presieduta da Monsignor Gervais, Prefetto Coadiutore del Capitolo Vaticano, ha visto i giovani della comunità congolese e riunirsi in preghiera recitando una serie di canti tradizionali, che hanno fatto immergere il folto pubblico partecipante in un’atmosfera di gioia, convivialità e raccoglimento.
L’incontro rientra nelle attività del Giubileo dei Giovani e rafforza l’impegno della Chiesa intera e di Tota Pulchra nel sostenere i giovani lungo il loro cammino con Dio.
Ad intervallare i canti in lingua congolese sono state numerose testimonianze spontanee dell’assemblea che hanno contribuito al clima di condivisione e rispetto interculturale dell’evento: la comunità congolese ha, di recente, ottenuto dal Santo Padre la possibilità di recitare il Rito Cattolico Romano nella variante del Rito Zairese, per unire popoli e culture nell’adorazione a Dio.
“È per me una gioia essere qui e patrocinare, con la mia Associazione Tota Pulchra questo evento di religione, cultura e incontro tra i popoli. Siamo vicini ai nostri fratelli congolesi e l’esserci uniti a loro in preghiera è simbolo dell’espressione più autentica dell’amore di Dio per i giovani, per i deboli e per gli ultimi.” ha dichiarato Monsignor Gervais.
All’incontro ha preso parte anche la pittrice Veronica Piraccini, che ha preso la parola per testimoniare la sua esperienza in Congo, dove ha portato nel 2015 una sua rappresentazione della sacra Sindone in una scuola di una congregazione femminile: l’artista ha realizzato infatti una rappresentazione, a dimensione reale, del sudario di Cristo, utilizzando una vernice speciale che si illumina in presenza della luce crepuscolare.
A conclusione di questo momento di condivisione e preghiera, gli interventi del Rettore della Cappellania, Rev. Don Sylvestre Adesienge e Don Pierre Kabongo, Consigliere della Cappellania: interventi che hanno ricordato l’importanza dell’amore quale atto di fede e unione a Dio.
Il giovane Barthélémy Nasibu, membro del Coro della Cappellania, ha poi preso la parola, fornendo una testimonianza viva del modo unico di vivere il credo e il rito ecclesiastico da parte della giovane comunità congolese.
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Marco Sarto