Inaugurato l’11 settembre il XXVI Premio Cimitile ha visto tra i suoi protagonisti Mario Vespasiani nella mostra intitolata Dante Alighieri Settecento curata dal critico d’arte Giuseppe Bacci, che corona una serie di eventi che riguardano l’artista: quali un film, una personale, un documentario e la copertina che - insieme alla musa Mara - gli è stata dedicata da Exit, uno dei più dinamici magazine del settore cultura.

Al Premio Cimitile, il curatore ha invitato l’artista a celebrare il paradiso nella Divina Commedia e così Vespasiani ha rivolto la sua attenzione alla donna che innalza e sostiene Dante durante il viaggio nell’aldilà, inserita in un formato circolare a richiamare il senso di armonia, equilibrio e perfezione geometrica.

Vespasiani si è concentrato sul ritratto di questa rinnovata Mara-Beatrice in quanto la ritiene cuore del viaggio di Dante dall’umano al divino, attraverso la quale egli affronta e realizza il suo “pellegrinaggio” e musa che ispirò il poeta e oggi l'artista. Beatrice è la possibilità, per Dante, di scoprire la bellezza e la luce dell’Amore assoluto.

Con la sensualità pittorica che gli appartiene Mario ritrae la sua Mara con una pennellata decisa, in un flusso di colori che riflette quel vortice di emozioni che porta a vedere nella donna amata un inno all’universo, ma anche un percorso di evoluzione da fare non in solitudine verso il cielo. Non a caso Mara sembra indicare verso l’alto con la mano, ma anche verso di sè, come a ripetere che ognuno di noi è un mezzo e non un fine, in vista di un bene maggiore. 

In questi giorni a Mara e Mario Vespasiani è stata dedicata la copertina di settembre del mensile - cartaceo e digitale - Exit Urban Magazine, mettendo in primo piano l’originalità e l’importanza di una coppia che ha saputo distinguersi nel mondo dell’arte per delle qualità rarissime, dove una ricerca costante - fatta di raffinatezza e originalità - ha saputo comunicare un messaggio che rimette al centro del discorso il senso di una bellezza mistica, profonda e non patinata, intesa come elevazione umana e spirituale.

Giorni intensi e stimolanti per l'artista, che testimoniano una mente in fervente attività e un talento che sa indagare più discipline: passando dall’ultimazione del suo film Le nove oscurità degli inferi, alla prossima mostra intitolata DARKNIGHTS, dalla scrittura alla fotografia. Nelle settimane scorse è andata in onda in TV la prima parte del documentario diretto da Evelin Barghiacci dedicato all’artista, che contribuisce ad evidenziare il livello di maturità artistica raggiunto.

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