Mio padre era pittore e, da bambina, mi portava nel suo enorme laboratorio creativo; lì lui m'insegnava a guardare il mondo in modo artistico e io mi sentivo come se mi trovassi in una fiaba: ero affascinata dai colori e dalle dimensioni imponenti delle opere. 

Non so, forse per un effetto di imprinting, per potermi esprimere liberamente io ho sempre dipinto applicando fra loro molti materiali differenti e i limiti della tela non mi bastano quasi mai.  Perciò, posso affermare che mio padre è stato il mio primo maestro.

Io vivo la pittura anche come un atto magico, perché una volta dipinsi una bicicletta bianca con fiori e mio padre, dopo un po' di tempo me la regalò; sicuramente aveva dipinto lui i fiori ma io ho imparato che immagino cose che poi si realizzano. 

Per tanti anni, vivendo in Kazakistan, ho passato gran parte della vita in "compagnia" di materiali diversi e, incitata da una curiosità irrefrenabile, ho coltivato molto intimamente la mia predisposizione espressiva e costruisco i miei lavori con forme naturalistiche, imponendo ai materiali che uso una trasformazione che mi consente di riprodurre i colori che vedo in natura.

Quel primo periodo giovanile mi ha dato un grande stimolo creativo: ho studiato da sola i materiali, le loro caratteristiche e tanti abbinamenti impensabili.

Come si può facilmente vedere, la mia è una pittura metafisica. I miei lavori, anche se sono ovviamente legati a materiali concreti, sono molto surreali, perché io dipingo una natura trasfigurata, ma mi piace definirla una realtà aumentata, dato che associo elementi naturali e artificiali, quasi utilizzando la tecnica del Cartoon.

Per tutti questi motivi, la mia pittura è da sempre una rappresentazione visiva molto impegnativa ma attrattiva, perché io trasferisco tutta me stessa in ogni immagine e, con il passare del tempo, l'attrazione emotiva ha permesso alla mia anima, di percepire insieme Universo e religione e ha fatto diventare la pittura quasi una preghiera. 

Perciò posso dire che la mia è una tecnica di pittura emozionale e anche chi ha scarso interesse o poca sensibilità non può fare a meno di osservare anziché, distrattamente, soltanto guardare. 

Non è un caso che i miei estimatori sono sempre molto raffinati, liberi da modelli e pregiudizi e, in ogni caso, sono persone che hanno raggiunto un livello di crescita spirituale elevato e un'ampia Weltanschauung. 

Però non voglio essere fraintesa: io non ho una missione pittorica divertente, né tragica e nemmeno ho la pretesa di farla diventare un'indagine psicologica; semplicemente, voglio evocare sensazioni profonde, invitando l'osservatore a riflettere. 

 

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