Mio Dio, io sono un peccatore,
perché non seguo il gregge,
che non legge
e dal televisore,
assapora il sapore.
Della vita, il sapore,
io sono un peccatore.
Assordante rumore
che non si capisce niente,
confusione nel televisore,
miopi informazioni per la mente.
Propaganda senza stile,
vana di luce, senza sobrietà,
ho scaricato le pile
perso il senso della realtà.
In questo assordante e demente silenzio del pensiero,
seguo l'intuito vero
e da peccatore, scelgo, leggo, analizzo, cerco e sono serio.
Seguiamo tutta la vita il denaro
e quando quel giorno il corpo muore,
ci accorgiamo che è vano,
non serve a far ripartire il cuore.
Io sono un peccatore perché sono egoista,
mentre, tu che leggi sei un altruista.