Di che cosa si occupa il playmaker delle arti? Il playmaker è un punto di riferimento culturale che trasforma il quartiere in uno spazio artistico virtuoso che unisce insieme varie discipline: arte, cinema, teatro, letteratura, poesia, musica, scienza, ecc. Lavora molto sull’integrazione dei vari linguaggi artistici e non solo. Il territorio è visto come un melting pot di risorse e potenzialità umane. Come un curatore d’arte mette in relazione le persone con gli artisti, i loro studi d’arte e organizza eventi riguardanti svariate tematiche per sensibilizzare le persone alla cultura e unire il quartiere nell’interculturalità. Unisce gli artisti sviluppando le loro potenzialità. L’artista viene incoraggiato per lavorare insieme alla gente e ad interagire con altre forme artistiche per svilupparne le potenzialità creative. È un umanista delle arti e delle scienze. Mette in relazione la cultura umanistica con quella scientifica, favorendo l’incontro tra letterati, artisti e tecnici dell’arte come restauratori, ambientalisti, architetti e designer per valorizzare e innovare il paesaggio urbano. Crea delle sinergie, degli scambi culturali fra le diverse realtà museali e crea dei percorsi di fruizione dell’arte originali. Quello che è importante è il rapporto semiotico fra le opere d’arte. Lo spettatore viene stimolato dall’artista che alimenta le sue potenzialità creative attraverso un itinerario virtuale e allo stesso tempo reale dell’opera d’arte. Il playmaker lavora anche insieme ad un team di playmakers attivi sul territorio e ciascuno di loro è un leader, una guida dell’altro.