Ultimamente ho avuto modo di leggere un libro molto interessante e intelligente, “Economia senza natura La grande truffa” del biologo marino Ferdinando Boero. È un testo importante perché mette in evidenza il legame tra economia e natura. Il sistema economico di oggi è più interessato ad arricchirsi depauperando l’ambiente invece di mantenerlo in vita per le generazioni future. Secondo l’autore è possibile seguire un altro tipo di economia che sia più ecologica. Salvaguardare l’ambiente e i beni culturali per seguire uno sviluppo più in armonia con la natura. Per arrivare ad un sistema più equilibrato Boero propone svariate soluzioni. Citiamone alcune: 1) Cambiare la nostra cultura, il nostro modo di vedere il mondo: siamo parte della natura e dobbiamo conoscerne al meglio le regole. Se faremo questo, tutte le altre soluzioni verranno di conseguenza. 2) Usare la ricerca tecnologica in modo da produrre energia pulita, da fonti che siano rinnovabili e non coltivabili. L’agricoltura deve darci da mangiare, ma non deve fornirci i combustibili: ci sono sole, vento, mare, geotermia ed è da queste fonti che deve essere presa l’energia. Dobbiamo usare i nostri cervelli a questo scopo, e non aspettare che siano finiti il petrolio e le altre fonti di energia non rinnovabili. Continuiamo a usare il petrolio, ma in riduzione, e impieghiamo tutti i nostri sforzi tecnologici verso la produzione di energia pulita. 3) Cambiare i valori dominanti: la produzione primaria, la produzione di quello che mangiamo, è la base di tutto e questa necessità deve essere soddisfatta in modo sostenibile. Bisogna mantenere alta la diversità delle fonti alimentari. Ogni paese, ogni regione o provincia deve avere la propria produzione tipica, la propria gastronomia, e deve essere il più possibile autosufficiente. Si usa ormai comunemente l’espressione “chilometri zero” per riferirsi a questo tipo di alimentazione a filiera corta. In ogni regione si dovrebbero mangiare e bere i prodotti locali, mantenendo alta l’originalità e la tipicità dei prodotti.

Ognuno di noi può dare il suo contributo per rispettare la natura e valorizzarla orientandosi verso stili di vita più ecologici. Bisogna avere molta buona volontà e sviluppare sempre più una cooperazione sociale volta al miglioramento dell’ambiente.

 

di Piermarco Parracciani 

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