Salve Dottoressa Cavalieri, lei è il Presidente dell’associazione Italo-egiziana ERIDANUS. Quale è il fine di questa associazione?
“L'Associazione opera prevalentemente nell’ambito del territorio Italiano e persegue i seguenti scopi:
l’elaborazione, la promozione e la realizzazione, di progetti di innovazione sociale e interculturale, di promozione sociale, di rapporti culturali tra Italia ed Egitto ed altri paesi, di consulenza ed orientamento interculturale, di sostegno alle relazioni politico-sociali , di sostegno ed informazione, di ricerche ed articoli nell’ambito del proprio oggetto sociale, di promozione di eventi ed incontri e convegni a tale scopo e di sostegno ed informazione. Promuoviamo lo scambio sociale e interculturale tra Italia ed Egitto ed in generale tra i cittadini di differente appartenenza etnica, sociale e culturale. Creare consapevolezza, sullo scambio interculturale, attraverso attività-eventi-seminari, convegni, incontri, articoli, ricerche e studi, partecipazione a progetti e bandi, consulenze, interviste ed ogni altra attività socio-culturale che persegua i fini statutari. L’associazione per il raggiungimento dei suoi fini, intende promuovere varie attività, in particolare:
- attività culturali: convegni, conferenze, dibattiti, seminari, proiezioni di films e documenti, concerti, per giovani ed adulti;
- attività di formazione, di studio e di ricerca, attività di consulenza ed orientamento;
- attività editoriale: pubblicazione di un bollettino, riviste, interviste, atti di convegni, di seminari, nonché degli studi e delle ricerche compiute.”
Perché secondo lei si parla poco nei media delle cooperazione tra i paesi del mediterraneo?
“Il Mediterraneo è il comune bacino che ci indica il percorso da seguire .La cultura e lo sport sono koine' comune che avvicina uomini al di là di credo religioso , orientamento politico e provenienza.
In questo momento di destabilizzazione geopolitica per via del conflitto russo ucraino e il conflitto in Sudan , l attenzione dei media e' occupata da altro , ma è proprio in questi frangenti che la diplomazia culturale deve essere usata come mezzo sottile per smorzare i toni dei conflitti politici.
Se è vero che dietro ogni guerra ci sono interessi economici, è anche vero che la cultura della vita deve prevalere su quella della morte ed è nell interesse di tutti divulgare anche notizie positive: come ad esempio il primo Challenge Forum for Down Syndrome Champions, sotto lo slogan “The Egyptian Pharaoh and Caesar of Rome”
promosso dal Ministero della Solidarietà Sociale, durante la prima settimana del prossimo maggio ad Alessandria.
Una gara di alto valore sociale che vedrà protagonisti i nuotatori internazionali egiziani, Mohamed Al-Husseini, (Nemo) e il suo omologo italiano, Flavio Locci.O ancora la Nazionale del Mediterraneo che esordirà a giugno e di cui io stessa sono coordinatrice del Dipartimento relazioni internazionali.
Scopo della Nazionale sarà di dare un contributo ad aumentare il livello del dialogo e la cooperazione nel bacino del Mediterraneo al fine di operare in favore del processo di pace, sviluppo e comprensione tra Ambasciate, considerando che le differenze territoriali, culturali e tradizionali possono diventare di fatto, ponti di reciproco rispetto e incontro e non solo mura di divisione.”
L’Islam è una religione che può essere assimilata da un contesto culturale come quello europeo?
“La realtà islamica è molto complessa ed è necessario puntualizzare che esistono ben 4 scuole di pensiero giuridico/religioso. Solo per il mondo sunnita abbiamo: hanafi (turchia-egitto), hanbali, maliki (nord’Africa) Shafi’i (oceano indiano, Malesia, costa orientale dell’Africa, Yemen); in Egitto c’è commistione tra scuola Hanafi e Maliki.Lo stato italiano dovrebbe fare in modo che la scuola con cui interagire sia una sola ed in particolare quella malikita, molto più tollerante verso le altre religioni e capace di adattarsi allo stato ospitante, rispettandone il patto di laicità sociale, al contrario della scuola hanbalita da cui derivano i fondamentalismi della fratellanza musulmana, Isis, Hamas. I Malikiti sono quei musulmani sunniti che seguono il madia (scuola giuridico-religiosa, con connotazioni anche filosofico-speculative) fondato sulla scia dell’insegnamento di Malik ibn Anas di Medina. Il loro massimo esponente è l’Amir Al Mouminine, l’attuale re del Marocco, che è “comandante dei credenti” e il cui principale esponente in Italia è il dott. Abdallah Reduane della grande Moschea di Roma (che ha sempre preso posizioni durissime contro il terrorismo e contro l’ambiguità dell’UCOII).RITENGO FONDAMENTALE CHE CI SIA SEPARAZIONE TRA RELIGIONE E STATO , dunque evitare di applicare la Sharja come avviene ad esempio in Inghilterra.
Ogni comunità religiosa deve attenersi alla costituzione Laica dello stato , esercitando nello stesso tempo il culto religioso in massima libertà 3 la situazione politica in Egitto è improntata alla massima stabilità anche se di tanto in tanto affiorano tensioni interne collegate all islamismo radicale.”
Attualmente come è la situazione socio-politica dell’Egitto?
“Il Presidente Sisi gode di un diffuso sostegno popolare e della fedeltà delle forze armate.
Nonostante la pandemia e il conflitto russo ucraino ,specie nel settore delle forniture alimentari, l economia regge bene e il Paese può contare su sostanziosi investimenti dall estero che vengono dedicati alle infrastrutture e al rilancio delle attività .
Il turismo è in ripresa anche se soffre della crisi internazionale.
Particolare attenzione in questi anni è stata posta nelle politiche sociali a favore di donne , disabili , minoranze religiose e carta dei diritti umani ricostituita dal Presidente Sisi il 29 dicembre 2021 tramite il decreto n.616.Ricordo che in Egitto Il 20 aprile 2022, il Consiglio dei Ministri, sotto le direttive del Presidente El Sisi , ha approvato anche la legalizzazione di 238 chiese ed edifici affiliati privi di licenza, portando il totale a 2.401 luoghi di culto cristiano -copti. Le mie fonti d ispirazione spirituale sono diverse.”
Chi è la sua fonte di ispirazione spirituale?
“Un faro sicuramente sono stati personaggi storici da me amati come Federico II di Svevia e Alessandro Magno, ma anche Sir Richard Francis Burton .San Francesco per quanto attiene la sfera squisitamente cattolica. Ṣalāḥ al-Dīn Yūsuf ibn Ayyūb o Saladino , come esempio di cavalleria islamica .L' Imam Sergio Yahya Pallavicini, presidente e imam della CO.RE.IS. (Comunità Religiosa Islamica) Italiana.”
di Lelio Antonio Deganutti