Il 22 aprile 2023 in occasione della Giornata Mondiale del Libro, presso l’Associazione culturale Circolo del Fare dell’Olgiata, (Galleria Olgiata), Via Anton Giulio Bragaglia 27 L, ho avuto modo di presentare il saggio da me scritto “Arte contemporanea e cinema la reciproca dialettica”. All’evento erano presenti Monsignor Gervais dell’Associazione del Capitolo Vaticano Tota Pulchra, Mary Giannetti e Davide Farris dell’Associazione del Circolo del Fare, Leana Palmieri del Teatro Empatico e l’artista costaricano Francisco Cordoba che ha arricchito l’evento con la performance-installazione “Utopia”. Presentare il mio saggio all’interno di questo nuovo spazio culturale è stata un’esperienza molto bella e gratificante. Ho provato un’immensa gioia nel cuore nel poter essere un punto di riferimento in questo nuovo polo culturale dell’Olgiata che sarà importante per tanti giovani e persone che vogliono costruire un quartiere più attivo e comunicativo. Uno spazio dove si potranno allestire mostre d’arte, concerti, eventi culturali, teatrali (nel vicino Teatro Empatico) e tante altre attività di aggregazione sociale. Un centro culturale che trasforma la Galleria Olgiata in un collante sociale e interattivo. Ho parlato di tanti artisti contemporanei che hanno sperimentato l’uso del video nelle loro opere: Richard Serra, Bruce Nauman, Joan Jonas, Orlàn, Andy Warhol, Wolf Vostell, Nam June Paik, Gerry Schum, Vito Acconci, Eva Marisaldi e tanti altri. Sono contento di aver potuto divulgare la cultura della videoarte e portare la forza rigeneratrice dell’arte contemporanea all’Olgiata. In qualità di playmaker delle arti, assieme a Francisco Cordoba, Mary Giannetti e Davide Farris abbiamo plasmato il territorio con la nostra passione e sensibilità artistica animando uno spazio culturale nuovo, cuore pulsante di socialità e cultura. Realizzare questo evento è stato come creare un’opera d’arte di quartiere nella quale si fondono svariate forme artistiche: Letteratura, Videoarte, Pittura, Scultura, Poesia e Teatro. L’Arte è un’esperienza da condividere insieme per trasformare il quartiere in un luogo inclusivo e interattivo bucando le mura dell’isolamento e dell’incomunicabilità. Le opere colorate di Francisco Cordoba appese sul soffitto della Galleria portano lo spettatore a cooperare insieme all’altro da sé, a lottare contro la guerra, il razzismo, l’indifferenza. Ci riportano al dinamismo e all’impegno di carattere sociale e civile di tanti artisti contemporanei che vogliono costruire un mondo più umano e più giusto. Nella performance “Utopia” sentiamo il grido di dolore dell’artista Cordoba che vuole portare l’umanità verso la pace, la fratellanza, la coscientizzazione. L’artista porta la gente del quartiere a vincere il vuoto attraverso la forza dell’arte.
