Una delegazione dell'associazione Tota Pulchra (tra cui Federico Cimino, Pasquale Fabozzi ed Alessandro Luigi Orione Darnea) con la speciale presenza di Monsignor Jean Marie Gervais, Prefetto Coadiutore del Capitolo della Basilica Papale di San Pietro, ha partecipato all'evento co-organizzato nella prestigiosa sede di Palazzo Theodoli della Camera dei Deputati da Mario Orabona, in qualità di presidente del Circolo di Fratelli d'Italia Roma “G. D'Annunzio”, e dalla delegazione romana dell'Università Internazionale per la Pace delle Nazioni Unite, con particolare menzione del Prof. Enea Franza, che ne è Vice-presidente, e ha moderato brillantemente l’evento.
Il convegno, dal titolo "Made in Italy: nuove sfide per il sistema produttivo italiano tra deglobalizzazione e riglobalizzazione", ha visto la presenza di onorevoli, docenti universitari, imprenditori e professionisti del settore ed è stato un'occasione preziosa di scambio e dibattito su tematiche di grande attualità e di grande importanza per il futuro dell'industria italiana.
Nello specifico, l’obiettivo del panel è stato in primis fornire una panoramica da un punto di vista economico, giuridico e geopolitico delle nuove sfide del Made in Italy.
Nel suo intervento introduttivo, Mario Orabona ha, infatti, evidenziato come il successo del Made in Italy e del Made by Italy nel mondo sia il riflesso delle eccellenze nazionali nei settori agro-alimentare, artigianale, industriale ed imprenditoriale. L’export italiano, grazie alle proprie caratteristiche qualitative ed al dinamismo e duttilità del sistema produttivo nazionale, ha dato prova di resilienza anche nel contesto fortemente complesso e instabile degli ultimi anni, plasmato da eventi dirompenti come la pandemia e la crisi russo-ucraina che hanno stravolto l’equilibrio internazionale. Un contesto reso ancora più sfidante dalla spirale inflattiva e dagli effetti delle politiche di rialzo dei tassi poste in essere dalle principali banche centrali.
In tale panorama, il sistema produttivo italiano è stato chiamato sempre più a doversi confrontare con i trend di deglobalizzazione e riglobalizzazione selettiva. Acquisiscono, pertanto, maggior rilievo le politiche volte a favorire processi sia di reindustrializzazione nel nostro Paese (cd. re-shoring), sia di rilocalizzazione delle filiere produttive o di approvvigionamento puntando su partner geograficamente più vicini (cd. near-shoring) o geopoliticamente più affidabili (cd. friend-shoring).
Tra i diversi interventi, tutti degni di nota e di massimo pregio, riportiamo per esigenze editoriali quanto affermato dagli onorevoli Volpi, Caiata e Malvezzi e dal Prof. De Gasperis.
L’On. Andrea Volpi, membro della XI Commissione (Lavoro Pubblico e Privato) della Camera dei Deputati, ha ribadito l’assoluta rilevanza delle tematiche sottese al Made in Italy da parte dell’attuale Governo e disaminato le principali novità contenute nel DDL sul Made in Italy approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 31 maggio e contenente una serie di misure tra cui la previsione di un fondo sovrano a sostegno delle filiere strategiche, il nuovo liceo del made in Italy e misure di lotta alla contraffazione e di promozione dei prodotti italiani.
L’On. Salvatore Caiata, già membro della Commissione Politiche dell'Unione Europea e della Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei Deputati, anche nella sua qualità di imprenditore, ha sottolineato l’assoluta necessità di coordinamento tra la politica e le imprese, affinché la prima possa essere un volano per la seconda e non motivo di ostacolo attraverso un’eccessiva burocratizzazione.
L’On. Prof. Valerio Malvezzi ha sostenuto l'importanza di ristabilire un equilibrio tra la finanza ed economia reale, ovvero la produzione di beni e servizi tangibili che migliorano la vita delle persone. Questo equilibrio, secondo Malvezzi, è essenziale per affrontare le sfide attuali, come la riduzione delle disuguaglianze, la diffusione di opportunità e la tutela dell'ambiente.
Inoltre, Malvezzi ha parlato anche della necessità di una "rivoluzione culturale" che valorizzi maggiormente l'uomo e il lavoro rispetto al mercato, ponendo così l'interesse comune al centro. Malvezzi ha anche sottolineato l'importanza di un approccio umanistico alla economia, basato sulla solidarietà e sulla promozione del benessere di tutti, anche attraverso una maggiore partecipazione democratica.
Infine, Malvezzi ha discusso anche della questione delle nuove tecnologie e della loro diffusione nella società e nell'economia. In questo contesto, Malvezzi ha messo in guardia contro l'idea che le nuove tecnologie siano in grado di risolvere tutti i problemi del mondo, sottolineando invece la necessità di un approccio critico ed etico all'innovazione tecnologica.
In sintesi, Malvezzi ha offerto numerosi spunti di riflessione sulla attuale situazione economica e sociale, sottolineando l'importanza di un approccio umanistico e di un equilibrio tra finanza ed economia reale. Le sue idee rappresentano un invito a ripensare la nostra visione del mondo e della economia, con l'obiettivo di promuovere maggior giustizia e sostenibilità.
Il Prof. Michele De Gasperis direttore delle relazioni internazionali di unipace ha presentato un nuovo programma di promozione del made in Italy nel mondo che ben si incanala nell'omonimo decreto promosso dal ministro Adolfo Urso per creare a costi contenuti una rete di promozione di prodotti, territori e cultura italiana.
L'iniziativa sul tavolo del ministro, si rivolge a cittadini stranieri residenti e selezionati nei rispettivi paesi obiettivo della promozione italiana e mira a formare nuovi specialisti locali del Made In Italy, i quali dopo un processo formativo, entreranno a far parte di una rete di "ambassador" di italianità e andranno a costituire un network di esperti stranieri promotori in locodel Made In Italy.
Diversi relatori hanno, altresì, evidenziato la necessità che il legislatore e gli operatori di mercato pongano sempre maggior attenzione sulla formazione e agli aspetti etici e sociali.
Nel contesto attuale di rapidi cambiamenti e di una crescente polarizzazione tra gli attori economici a livello globale, è importante che si sviluppino soluzioni innovative e collaborative per affrontare le sfide e sfruttare le opportunità che si presenteranno.
Speriamo, dunque, che eventi simili continueranno ad essere organizzati per creare un dialogo costruttivo tra tutti gli attori del sistema produttivo italiano.
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