Nel corso dei miei studi ho avuto modo di conoscere Luigi Gentili, sociologo e saggista, esperto di comunicazione e management. È stato presidente dell’IFOSTUD, Istituto di Formazione per gli Studi Direzionali e ha collaborato con la cattedra di Sociologia Politica dell’Università “La Sapienza” di Roma. Ho imparato a capire il valore profondo della leadership e del lavoro di rete in ambito aziendale, culturale e sociale. Anche in ambito artistico l’interazione di rete è molto importante per creare delle sinergie tra gallerie d’arte, collezioni, artisti e pubblico.
Attraverso Luigi Gentili ho imparato che portare avanti la leadership non significa comandare, ma guidare tirando fuori le potenzialità e le risorse dell’essere umano. I leader detestano la gerarchia. Guidano indicando un fine, una strada da seguire. I leader non si trovano al di sopra degli altri ma si pongono sempre orizzontalmente, utilizzando l’influenza e il coinvolgimento. La leadership incentiva la delega e la responsabilizzazione delle persone. Il sociologo saggista sostiene che l’arte della leadership rovescia le piramidi organizzative riluttanti al mutamento, per edificare dei reticoli sociali che collegano le persone tra loro. Il risultato è la nascita di un movimento, di una tensione sociale verso un nuovo stato sociale basato sull’incontro tra persone che perseguono una visione comune.
Grandi leader come Mahatma Gandhi o Malcom X, hanno sempre appoggiato l’entusiasmo collettivo sostenendo un’idea forza che motivava le persone verso un’opera di successo. La leadership è in grado di mobilitare le persone, attraverso un’idea guida. Essa indica un traguardo, ma spinge anche verso la sua realizzazione. Stimola la coesione e il senso di appartenenza creando nello stesso tempo un’aspirazione collettiva che va oltre il presente, proiettandosi verso il futuro. Per ulteriori approfondimenti rimando al testo di Luigi Gentili “Innovare il management l’arte di dirigere nell’era del caos” Armando Editore.