Generale, lei ex capo di stato Maggiore dell'aeronautica italiana. Di cosa si occupa ora?

Ho terminato il servizio attivo nel 2016, e dal 2013 ho rivestito la carica di Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare.

Ho iniziato la mia carriera nel 1971 vincendo il concorso per l’ingresso nell’Accademia militare di Pozzuoli con il Corso Marte III. Sono trascorsi 52 anni ma il tempo è trascorso anche per me molto velocemente. Dalle gare di Atletica Leggera, al Diploma, al primo volo da solista, al Brevetto di Pilota militare, al comando del 156° Gruppo di volo, alla guerra in Bosnia, agli incontri presso il Cremlino, agli incontri di Pechino, al soggiorno per servizio negli Usa, fino al Comando dell’Aeronautica Militare sembra che il tempo sia volato via lasciando però il segno della grande emozione per tutte le impegnative attività svolte.

Eppure, ricordo che da giovinetto volevo fare l’ingegnere. All’età di 17 anni “venni rapito” da un Corso di cultura Aeronautica che accese in me il sogno del pilotaggio e dell’Aviazione, un sogno che si è poi avverato e che mi ha riempito di sudore, di gioia e di tante emozioni.

Al termine del servizio, ho dedicato la mia vita all’Università dove insegno Geopolitica e alla produzione di articoli, interviste televisive e libri.

Nel 2019 pubblicammo col Prof. Dario Velo il libro: “La Difesa dell’Europa”, con la storia dell’Unione europea e gli indirizzi per il suo completamento con la Politica Estera e di Difesa e soprattutto su come costruire il pilastro Difesa per l’Europa. Se avessimo realizzato quel pilastro, l’Europa avrebbe acquisito l’Autonomia Strategica per poter operare alla pari delle grandi potenze.

Purtroppo, il destino dell’Europa e della sua unione dopo la Guerra in Ucraina ha avuto esiti non voluti e direzioni contraddittorie.

Ora insegno Geopolitica in due Corsi Master di II livello, dove alla parte teorica unisco la mia esperienza internazionale cinquantennale per la formazione dei possibili nuovi quadri dirigenti per il nostro Paese.

Ho assunto inoltre la Presidenza dell’Osservatorio Sicurezza in seno all’Eurispes, per seguire l’evoluzione della criminalità mafiosa nel mondo e in Italia.

La criminalità mafiosa è un problema molto grande per la Sicurezza Nazionale di tutti i Paesi.

È necessaria combatterla continuamente facendo leva sulla diffusione della cultura della legalità ad iniziare dai primi anni di scuola: la corruzione purtroppo va a liquefare  gli assetti valoriali degli individui, senza una coscienza individuale prima e collettiva poi si perde il livello di civiltà raggiunto dal Paese.

La cultura della legalità innalza i livelli di Sicurezza Nazionale dei Paesi favorendo gli investimenti per la creazione di lavoro e benessere per i cittadini.

 

In questi anni sta cambiando l’assetto geopolitico del mondo. Si può parlare di un mondo oramai multipolare?

Al termine del Secondo conflitto mondiale purtroppo in Europa si continuò a combattere una nuova guerra di tipo ideologico tra l’Unione sovietica e l’occidente.

La guerra fu denominata “Guerra fredda”.

In uno scritto del 10 luglio del 1948  il Presidente Truman così comunicò al Primo Ministro Churchill: ”  Siamo nel bel mezzo di tempi gravi e difficili. Potete guardare con soddisfazione al vostro grande contributo al rovesciamento del nazismo e del fascismo nel mondo.

Il cosiddetto comunismo è il nostro prossimo grande problema spero che riusciremo a risolverlo senza il ‘sangue e le lacrime’ che ci sono costati il rovesciamento dei due regimi.”

Il periodo della Guerra fredda è stato caratterizzato dal bipolarismo ovvero dal confronto ideologico sostenuto da confronti militari basati sulle armi nucleari.

Gli  Usa portarono a termine il primo esperimento nucleare nel luglio del 1945 e già il successivo 6 agosto utilizzarono la prima bomba nucleare su Hiroshima.

L’Unione sovietica invece portò a compimento il primo esperimento di bomba nucleare alla fine di agosto 1949.

Con la Caduta del Muro di Berlino del 1990, successivamente venne sciolto nel 1991 anche il “Patto di Varsavia”.

Il collasso finanziario dell’Unione sovietica decretò di fatto la caduta del confronto bipolare tra le due Superpotenze e da quel momento il mondo diventò unipolare a guida statunitense.

L’architettura di sicurezza in Europa era stata sottoscritta dai 32 Paesi dell’Organizzazione denominata CSCE (USA e URSS compresi) con la “Carta di Parigi” del 1990 in accordo alla quale ogni paese, ex Unione sovietica, era sovrano e libero di decidere il proprio futuro.

Con la salita  al potere di Putin nel 2000, la politica della Federazione russa ebbe un brusco cambiamento  e già nel 2008 la Georgia fu invasa dalla Federazione russa.

Nel 2014 invece il problema ha toccato l’Ucraina con l’annessione della Crimea da parte della Federazione russa e l’instabilità nelle regioni del Donbass.

Nel febbraio 2022 la Federazione Russa decise, motu proprio, l’invasione dell’Ucraina arginata successivamente dal soccorso occidentale a Kiev.

Nel dicembre del  2021 in occasione dei Giochi olimpici di Pechino i Presidenti Xi Jinping e Putin concordarono di procedere ad una rivisitazione degli equilibri politici internazionali per transitare da  un sistema Unipolare a trazione statunitense un sistema multipolare, che secondo la Cina non dovrebbe presupporre la preminenza di alcun  Paese.

Questo transito dal sistema unipolare a  quello multipolare  è stato causato dalla forte crescita cinese in termini di Prodotto Interno Lordo (PIL) avvenuta dopo il 2001 con l’ingresso nel WTO della Cina su proposta americana.

Il sistema internazionale appare oggi più bipolare  che multipolare  con le due super potenze che nel giro di qualche anno avranno PIL molto elevati e comparabili, gli altri Paesi invece hanno PIL molto inferiori alla due Superpotenze.

Difatti si sta assistendo già ad un nuovo schieramento politico dei Paesi in due grossi contenitori denominati Sud-globale e Nord-globale con a capo rispettivamente la Cina e gli USA.

La transizione  verso il mondo eventualmente multipolare dovrà essere osservata nei prossimi anni attraverso i nuovi schieramenti politici e i nuovi accordi.

 

L’ emergere di svariati conflitti , vedasi Siria, Armenia, Yemen, Ucraina, Israele ci porta a pensare che i meccanismi di pace dell' O.N.U non sono così efficaci. È necessario, secondo lei, cambiare i poteri effettivi di tale istituzione?

L’ONU è il frutto degli sforzi profusi dopo il Secondo conflitto mondiale per prevenire  le conflittualità tra i Paesi risolvendo i contenziosi in base al diritto internazionale e alle leggi umanitarie.

Opera in base alle decisioni del Consiglio di Sicurezza che è formato, di fatto, dai cinque Paesi con diritto di veto.

Quando uno dei cinque Paesi è parte del problema e non della soluzione l’organizzazione  è impossibilitata ad operare.

 

Cosa si intende per guerra ibrida ? E soprattutto, che ruolo ha ora l' aeronautica in un conflitto di tal tipo?

Tutto quello che non è guerra convenzionale va sotto il titolo di guerra ibrida.

Sono di solito conflittualità che vengono condotte sotto la soglia della guerra vera e propria.

Il potenziamento della guerra ibrida si è manifestato con l’invenzione del mondo virtuale.

Il mondo cyber consente oggi di oltrepassare i confini degli stati e di poter condurre azioni maliziose contro le infrastrutture importanti (critiche) per il funzionamento dei Paesi.

L’Aeronautica ha il compito di protezione delle sue infrastrutture critiche  per garantire il funzionamento continuo di tali infrastrutture

 

La N.A.T.O., organizzazione nata in tempo post-bellici e molto diversi dai nostri,  andrebbe riformata? Oppure secondo lei il bilanciamento interno dei poteri è equilibrato?

La NATO si è riformata nel tempo per potersi adeguare ai rischi e alle minacce che nel tempo si sono presentate.

Ricordiamoci dell’attacco alle torri Gemelle, ricordiamoci dell’attacco alla Georgia e all’Ucraina.

L’Europa poggia tutta al  la  sua capacità di difesa sulla NATO e la Federazione russa ha definito quasi tutti i  Paesi europei ostili.

La NATO ancora oggi continua ad esercitare il suo ruolo a difesa degli interessi dei membri dell’organizzazione.

 

di Lelio Antonio Deganutti

Tota Pulchra: Associazione per la promozione sociale

Sede Legale: via della Paglia 15 - Roma (RM)   —   C.F.: 97939900581

IBAN: IT11 B031 2403 2170 0000 0233 966   —   Codice BIC: BAFUITRRXXX

 

Telegram
Facebook
Instagram
LinkedIn
Youtube