Monsignor Gervais, nel suo Discorso per l'inaugurazione della mostra "Il portale degli angeli" di Antonio Teruzzi, ha legato l'arte, il tema del Giubileo e l'importanza del portale come simbolo di passaggio verso il divino.

Il nostro Presidente ha sottolineato in primo luogo il significato profondo di questo evento artistico, incastonato all'interno di un momento di grande spiritualità come il Giubileo. Ha richiamato il pubblico presente all'importanza dell'arte come ponte tra la dimensione terrena e quella divina, e come espressione sublime del desiderio umano di trascendere la quotidianità per toccare il mistero del sacro.

Il legame tra arte e fede è veramente, oggi come ieri, un tema centrale del Giubileo, periodo di riconciliazione, perdono e rinnovamento spirituale.

Discorso di Mons. Gervais:

Cari fratelli e sorelle, cari amici dell'arte e della bellezza,

È con profonda gratitudine e gioia che ci ritroviamo oggi qui, in questa magnifica Chiesa di Santa Maria Annunziata in Borgo, per l'inaugurazione della mostra "Il portale degli angeli" dell'artista Antonio Teruzzi, un'iniziativa che si inserisce perfettamente nello spirito del Giubileo appena iniziato. Il Giubileo è un tempo di grazia, di riconciliazione, di ritorno a Dio e alla Sua infinita misericordia. E proprio in questo contesto, l'arte diventa un veicolo privilegiato per condurci verso il trascendente, per farci sperimentare attraverso la bellezza la presenza divina.

L'arte, come ci ha insegnato la Chiesa, è un linguaggio universale, capace di parlare al cuore dell'uomo, al di là delle barriere culturali e linguistiche. L'opera di Antonio Teruzzi, che oggi abbiamo il privilegio di ammirare, ci invita a riflettere sul ruolo degli angeli, messaggeri di Dio, che ci accompagnano nel nostro cammino spirituale. Il portale, come simbolo di passaggio, ci richiama al mistero della nostra fede, all'incontro con il divino e alla necessità di aprirci alla trascendenza.

L'arte sacra ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella storia della Chiesa: essa è stata e continua a essere una forma di catechesi visiva, che avvicina i fedeli al mistero di Cristo. Le opere che oggi inauguriamo ci spingono a una riflessione profonda: attraverso la bellezza e la luce, esse ci parlano di speranza, di protezione, di quell'invisibile che guida e custodisce il nostro cammino terreno.

Vorrei ringraziare l'artista, Antonio Teruzzi, per il suo impegno e la sua dedizione. Le sue opere, cariche di spiritualità e ispirazione, sono un dono prezioso per tutti noi. In queste forme e colori, possiamo riconoscere la sua sensibilità verso il divino e la sua capacità di tradurre in immagini ciò che spesso le parole faticano a esprimere.

Questo Giubileo, che oggi celebriamo anche attraverso l'arte, è un invito a riaprire le porte del nostro cuore a Dio, come i portali raffigurati da Teruzzi ci invitano a fare: aprire il nostro spirito, attraversare la soglia del mistero, e lasciarci guidare dagli angeli, che vegliano su di noi con amore e discrezione.

Concludo con l'augurio che questa mostra possa essere per tutti i visitatori un'occasione di meditazione, di elevazione spirituale e di incontro con la bellezza che salva il mondo, come ci ha ricordato Dostoevskij.

Possa il Signore benedire questa iniziativa e illuminare tutti noi nel cammino giubilare che abbiamo appena intrapreso.

Grazie.

 

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