Il 25 marzo 2025 ha rappresentato un momento di profonda spiritualità e riflessione per la comunità di Roma, in occasione del Concerto di Musica Sacra dedicato alla Festa Patronale di Santa Maria Annunziata. Sotto la guida di Mons. Jean-Marie Gervais, i partecipanti sono stati invitati a contemplare l'importanza dell'Annunciazione del Signore, un evento che segna uno dei momenti più significativi nella storia della salvezza. L’omelia di Mons. Gervais ha sottolineato come il “sì” di Maria, una giovane donna umile e semplice, ha aperto la via all'incarnazione del Verbo eterno, rivelando così l'amore e la grazia di Dio per l'umanità.

Durante la celebrazione, che è iniziata con una Messa alle ore 18:00, i cuori sono stati preparati a ricevere la bellezza della musica sacra, eseguita da talentuosi artisti. Il soprano Larissa Yudina e la pianista Kim Mihee hanno offerto performance che hanno toccato profondamente gli ascoltatori, creando un'atmosfera di preghiera e contemplazione.

Un gesto di particolare significato è stato quello di Manfredi Mattei Filo della Torre, che ha offerto fiori sia per la chiesa che per gli artisti, contribuendo a rendere l'evento ancora più speciale e pieno di bellezza. Inoltre, Mons. Gervais ha invitato tutti a sostenere il restauro di una chiesa storica, sottolineando l'importanza della comunità nel preservare il patrimonio spirituale e culturale. Questo evento ha rappresentato non solo una celebrazione della fede, ma anche un'opportunità per riflettere sul nostro cammino spirituale e sull'importanza di rispondere con fiducia alla chiamata divina.

Omelia di Mons. Jean-Marie Gervais - 25 Marzo 2025

Carissimi fratelli e sorelle in Cristo,

oggi la Chiesa ci invita a contemplare uno dei momenti più alti e misteriosi della storia della salvezza: l'Annunciazione del Signore. È un giorno benedetto, in cui Dio si fa vicino all'umanità in modo nuovo e sorprendente. L'Arcangelo Gabriele si presenta a una giovane donna di Nazareth, Maria, e le annuncia che sarà la Madre del Figlio dell'Altissimo.

Tutto comincia da un dialogo: un messaggero celeste e una giovane donna, apparentemente sconosciuta al mondo, ma profondamente conosciuta e amata da Dio. Maria non era una regina, né una figura potente secondo i criteri del mondo. Era umile, silenziosa, nascosta. Ma proprio per questo Dio l'ha scelta: perché il cuore umile è la porta aperta alla grazia.

E a quell'annuncio inaspettato, Maria risponde con libertà e consapevolezza, pronunciando parole che cambiano per sempre la storia dell'umanità: “Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me secondo la tua parola”. È il “sì” più grande mai pronunciato da una creatura. Un sì che ha permesso al Cielo di toccare la terra, all'eternità di entrare nel tempo.

Maria non comprende tutto. È turbata, si interroga, ma alla fine si affida. Questo è il cuore autentico della fede: fidarsi di Dio anche quando i suoi piani ci superano, anche quando non vediamo immediatamente il senso. Maria è la prima credente, la piena di grazia, perché tutto in Lei è apertura, accoglienza, disponibilità.

In quel “sì”, che può apparire semplice, c'è un amore straordinario, una docilità profonda che ha reso possibile l'Incarnazione del Verbo eterno. Il Figlio di Dio ha scelto di entrare nella nostra storia attraverso il cuore e il grembo di una giovane donna. Questo ci rivela quanto Dio ami la nostra libertà e quanto desideri la nostra collaborazione nella realizzazione del Suo disegno d'amore.

Anche noi, fratelli e sorelle, siamo chiamati a vivere alla scuola di Maria. Ogni giorno il Signore ci rivolge la Sua Parola; ogni giorno riceviamo piccole “annunciazioni” nei momenti ordinari della vita. E in quei momenti siamo liberi di scegliere se rispondere con fiducia, con generosità, con amore.

Numerosi santi hanno trovato in Maria una guida sicura, una Madre tenerissima. S. Teresa di Lisieux, con la sua “piccola via”, confidava pienamente nella tenerezza della Vergine; S. Bernadette fu scelta per vedere la Madonna a Lourdes proprio per la sua semplicità. S. Massimiliano Kolbe la chiamava “l'Immacolata” ed era certo che la sua intercessione potesse condurre anche il peccatore più lontano fino al cuore misericordioso di Cristo.

S. Luigi Maria Grignion de Montfort insegnava che “chi è tutto di Maria, è tutto di Gesù”, mentre S. Giovanni Paolo II, con il suo motto Totus Tuus, viveva un totale affidamento a Lei, come un figlio nelle braccia della Madre. Maria non è un ideale irraggiungibile; è una madre vicina, una sorella nella fede, una donna concreta che ha vissuto gioie e dolori, luce e oscurità, ma sempre con lo sguardo rivolto a Dio.

Ci insegna che la bellezza della vita sta nel dire “Eccomi”, anche quando è difficile, anche quando non tutto è chiaro. Come comunità cristiana, riunita sotto il patrocinio di S. Maria Annunziata, siamo invitati a lasciarci ispirare da Lei. Le nostre opere culturali, artistiche e caritative — portate avanti con dedizione attraverso l'Associazione Tota Pulchra e la Fondazione Rezza Pro Cultura et Caritate — vogliono essere un riflesso della luce di Maria: portare la bellezza come via al Vangelo e vivere la solidarietà come incarnazione concreta del “sì” di Maria.

Tota Pulchra. Questa è la via della bellezza, la Via Pulchritudinis, che non è vana estetica, ma manifestazione del divino. Una bellezza che salva, che apre alla speranza, che parla al cuore dell'uomo. Come Maria, desideriamo portare Cristo nel mondo attraverso ciò che è vero, buono e bello.

Concludo con un invito semplice ma profondo: impariamo a dire ogni giorno il nostro “sì” al Signore. Un sì che, come quello di Maria, possa trasformare la nostra vita e quella di chi ci sta accanto. Un sì che ci renda strumenti della Sua pace, della Sua luce, del Suo amore. Affidiamoci con fiducia alla Vergine dell’Annunciazione, la Tota Pulchra, perché interceda per noi e ci renda capaci di rispondere con fede, umiltà e coraggio alla voce di Dio.

Amen.


Messaggio Introduttivo di Mons. Jean-Marie Gervais

Cari amici,

è per me una grande gioia, come Cappellano di Santa Maria Annunziata in Borgo e Presidente dell’Associazione Tota Pulchra e della Fondazione Rezza Pro Cultura et Caritate, porgere il mio saluto in questa occasione speciale in cui celebriamo con gratitudine e devozione la festa patronale della nostra chiesa.

Per onorare questa solennità, abbiamo voluto offrire un momento di elevazione spirituale attraverso la musica sacra, lingua universale dell’anima che ci avvicina al mistero divino e ci unisce nella preghiera e nella bellezza.

Siamo onorati di accogliere due artiste amiche di Tota Pulchra: il soprano Larissa Yudina, interprete raffinata e intensa capace di toccare i cuori con la sua voce luminosa e profonda; e la pianista Kim Mihee, musicista di grande eleganza e spiritualità.

A loro va la nostra riconoscenza per aver accolto l’invito con generosità e per aver preparato un repertorio che accompagnerà il nostro spirito in un cammino di bellezza e contemplazione.

I brani eseguiti durante il concerto potranno essere seguiti sul programma distribuito all’ingresso affinché tutti possano partecipare più intensamente a questo momento di ascolto e raccoglimento.

Con l’occasione, vorrei anche segnalare che sono state distribuite delle buste per coloro che desiderano offrire un contributo libero per sostenere il restauro di una chiesa che ci sta particolarmente a cuore: un piccolo gioiello architettonico ricco di storia e spiritualità.

Il vostro aiuto potrà fare la differenza per custodire e salvare questo patrimonio di fede, arte e cultura.

Grazie di cuore a tutti per la vostra presenza, attenzione e generosità.

Buon ascolto e buona festa patronale a tutti!

Tota Pulchra: Associazione per la promozione sociale

Sede Legale: via della Paglia 15 - Roma (RM)   —   C.F.: 97939900581

IBAN: IT11 B031 2403 2170 0000 0233 966   —   Codice BIC: BAFUITRRXXX

 

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