Omelia – Festa di San Michele Arcangelo
Carissimi fratelli e sorelle,
oggi celebriamo con gioia la festa di San Michele Arcangelo, patrono di Borgo e protettore della nostra città di Roma.
La liturgia ci invita a contemplare la missione di questo grande Arcangelo, che il Signore ha posto a difesa del suo popolo.
Il suo nome significa: “Chi è come Dio?”.
È un grido di fede, un richiamo che attraversa i secoli: nessuno è più grande di Dio, nessuna potenza terrena o spirituale può mettersi al suo posto. San Michele è il difensore contro il male, il custode della Chiesa, il protettore di quanti si affidano al Signore.
La nostra città conserva un ricordo prezioso della sua protezione. Nel 590, durante una terribile peste che colpiva Roma, papa San Gregorio Magno guidò una processione penitenziale per invocare la misericordia di Dio.
Giunto presso il Mausoleo di Adriano, il Pontefice vide San Michele Arcangelo che, sul culmine del monumento, rinfoderava la spada: segno che il flagello stava per cessare.
Da quel giorno il Mausoleo prese il nome di Castel Sant’Angelo, memoria viva della presenza e della protezione dell’Arcangelo sulla nostra città.
Papa Leone XIII, in un momento difficile per la Chiesa, lo volle ancora invocare come speciale difensore, componendo la bellissima preghiera che per tanto tempo i fedeli hanno recitato dopo la Messa.
E Papa Francesco, con cuore di padre, ha recentemente ricordato questa tradizione, invitandoci a riscoprire la preghiera a San Michele come arma spirituale contro le tentazioni e le insidie del maligno.
San Michele ci ricorda che la nostra vita cristiana è un cammino di lotta e di speranza.
Non siamo soli: il Signore ci dona i suoi angeli come compagni e custodi, e in particolare ci affida a Michele, che guida le nostre battaglie interiori e ci incoraggia a non perdere mai la fede.
Pensiamo a quanti santi hanno vissuto con questa fiducia.
San Padre Pio ripeteva spesso: “Il demonio è come un cane legato: se non ti avvicini, non ti morde”.
E santa Giovanna d’Arco, giovane e coraggiosa, si sentiva custodita dagli angeli e da San Michele che la sosteneva nella sua missione.
Anche noi, come loro, siamo chiamati a combattere ogni giorno con le armi della fede, della preghiera e della carità.
San Michele, difensore della Chiesa e patrono di Borgo, ci aiuti a vivere con coraggio e con fede semplice.
Affidiamo a lui la nostra comunità, le famiglie, i bambini, i giovani e gli anziani.
Affidiamo a lui la città di Roma, perché custodisca la sua vocazione universale di fede e di pace.
E concludiamo questa nostra preghiera guardando a Maria, Regina degli Angeli, che accompagna San Michele nella lotta contro il male. A Lei ci affidiamo, perché ci doni un cuore puro e sempre fedele al Vangelo.
San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia!
Maria, Regina degli Angeli, prega per noi!
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