Nasce ufficialmente la Tota Pulchra International. Il noto Rettore del Santuario del “Cristo Redentore” di Rio de Janeiro, per i prossimi tre anni, sarà la bandiera dell’associazione in Brasile.
“Circondati delle migliori persone che puoi trovare, delega l’autorità e non interferire” (Ronald Reagan)
Introduzione.
Il 05.III.2019 è – e rimarrà sempre – una data che segna un punto di svolta per l’associazione di promozione delle Arti “Tota Pulchra”. Tanti piccoli passi da gigante sono stati fatti in questi brevi - ma intensi anni - grazie al lavoro meticoloso di tanti ragazzi che, per il loro talento ed entusiasmo, supportati e incoraggiati quotidianamente anche dagli sguardi attenti e vigili del Presidente, Mons. Jean Marie Gervais e dal Vicepresidente, Danilo Maira, hanno contribuito a trasformare una piccola realtà associativa in una struttura organizzativa molto importante che, già da qualche mese, ha acquistato una certa rilevanza nazionale e internazionale. Il profondo impegno sul sociale; l’agire ispirato ai valori dell’Evangelo; il farsi portavoce di una missione apostolica tesa a recuperare il senso profondo dell’essere cristiani nel mondo e, infine, la valorizzazione dell’Arte e degli artisti affranti, dissacrati e mortificati da una società troppo materialistica e lontana dalla purezza dell’espressione del genio creativo artistico. L’intento di Mons. Jean Marie Gervais e di Danilo Maira, fin dalla costituzione avvenuta nel 2016, era quello di dar vita a un’associazione, a un movimento che fungesse da ponte di collegamento armonioso tra gli artisti e la società. Oggi, purtroppo, essere mecenati è quasi diventata una sfida al limite dell’impossibile ma, nonostante le tante difficolta di una società ostile e lontana dalla vera Cultura, la “Tota Pulchra” promuove e favorisce le scienze e le belle arti, sostenendo concretamente artisti, letterati, studiosi e scienziati divenendo quasi una vera e propria “protettrice degli artisti”.
Antecedenti dell’accordo.
L’idea di rendere internazionale la “Tota Pulchra” è stata un’idea balenata in testa, qualche mese addietro, al Vicepresidente Danilo Maira che, durante il suo soggiorno in Brasile, nella meravigliosa e suggestiva Rio de Janeiro, trascinato dall’affetto, dall’entusiasmo e dalla solarità dei brasiliani e soprattutto dallo stesso Padre Omar Raposo de Sousa, Rettore del famoso Santuario “Cristo Redentore”, ha pensato di istituire, attraverso una concessione di deleghe “ad triennium” rinnovabili alla scadenza generale, delle succursali dell’Associazione che si facessero portavoce, nei loro rispettivi paesi, dei valori e degli ideali umani universali. L’Arte, per l’appunto, è una delle manifestazioni dello Spirito tesa al raggiungimento di questo fine. L’idea di Danilo Maira ha fin da subito entusiasmato Mons. Gervais che, impaziente di dar vita a questo nobile progetto, si è attivato coi membri dell’Associazione per predisporre al meglio il futuro accordo. Nel corso di due incontri successivi, avvenuti a Roma in queste due settimane, si è instaurata tra le parti una notevole sintonia e fiducia reciproca che ha portato, quasi naturalmente, alla data storica del 5 marzo.
Accordo.
Proprio il 05.III.2019 è arrivata la definitiva consacrazione dell’Associazione: alle ore 18:00, presso la Sala Capitolare della Basilica di San Lorenzo in Damaso in piazza della Cancelleria 1, in presenza dell’Ambasciatore del Brasile presso la Santa Sede, S.E Signor Luiz Felipe Mendonça Filho, Mons. Jean Marie Gervais, Prefetto Coadiutore del Capitolo della Basilica Vaticana nonché Presidente dell' omonima Associazione per la promozione delle Arti, nomina “Delegato di Tota Pulchra per il Brasile”, ad triennium, il R.P Omar Raposo de Sousa, rettore del Santuario “Cristo Redentore” di Rio de Janeiro. Ad allietare la cerimonia sono stati i brani (Se eu me esquecer de Ti, Jerusalém e Qui tollis o pecado do mundo) suonati al pianoforte dal compositore brasiliano dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Joao Isaac de Carvalho accompagnati dalla splendida voce della Direttrice di coro Isabela Freitas.
L’evento, riservato esclusivamente agli associati e ad un numero ristretto di ospiti, si è concluso con un piccolo rinfresco conviviale nel corridoio adiacente la sala. Un parterre di ospiti e professionisti eccezionali che hanno fatto da cornice ad una serata importante. L’evento è stato coordinato dal Dott. Valerio Monda. Un ringraziamento va anche al sig. Angelo Erriu per aver predisposto al meglio lo svolgimento della cerimonia, e alla fotografa brasiliana Solange Souza per gli scatti impeccabili che hanno immortalato questi momenti memorabili.
Significative sono state le parole di Danilo Maira: “La nostra amicizia con l’Arcidiocesi di Rio de Janeiro rende il progetto in questione ancora più entusiasmante, soprattutto dopo l’ultimo incontro istituzionale avvenuto con il R.P Omar Raposo de Sousa il 2 Febbraio 2019 nella città brasiliana. In quell’occasione, a conferma dell’importanza dell’iniziativa, abbiamo ricevuto la benedizione dell’Arcivescovo di San Sebastiano, il Cardinale Joao Orani Tempesta”.
Ed ancora: “Nel colloquio privato sono stati toccati due temi molto importanti: la promozione dell’arte (il Cristo Redentore è, per l’appunto, il simbolo artistico del riscatto di una comunità intera che paga per la scarsità di donazioni private e, soprattutto, per l’assenza di un Welfare State solido capace di sopperire alla crisi economica e sociale che attanaglia non solo le famiglie di Rio ma quelle dell’intero Brasile); e il drammatico calo della religiosità in Brasile, dove la popolazione sta smarrendo progressivamente il senso del sacro. Lo stesso Papa Francesco ha denunciato più volte che i processi di secolarizzazione stanno proseguendo indisturbati la loro marcia. La perdita di intensità della dimensione del sacro lascia spazio a una materialità individuale e nelle relazioni”.
Il valore della delega.
“Molte persone si rifiutano di delegare perché pensano che questo richieda troppo tempo e troppo sforzo e sono convinti di poter far meglio da soli. Delegare in modo efficace è forse l’attività con il più alto valore aggiunto che esista.” (S. Covey) Forse, nessuna frase - se non quella di S. Covey - è in grado di sintetizzare bene l’importanza della delega, e quindi, della piena e totale fiducia accordata a una persona. Dare agli altri una fetta della propria responsabilità significa, quindi, estendere la propria influenza e creare maggiore impegno per la causa. Su questa linea di pensiero, dunque, si sono concentrati gli sforzi di Mons. Jean Marie Gervais e Danilo Maira.
Le parole di San Paolo VI sul rapporto tra Chiesa e artisti.
Ecco uno stralcio del discorso di Papa Paolo VI in occasione della solennità dell’Ascensione di Nostro Signore Giovedì, 7 maggio 1964:
«(…) Ma il tema è questo: bisogna ristabilire l’amicizia tra la Chiesa e gli artisti. Non è che l’amicizia sia stata mai rotta, in verità; e lo prova questa stessa manifestazione, che è già una prova di tale amicizia in atto. E poi ci sono tante altre manifestazioni che si possono addurre a prova di una continuità, di una fedeltà di rapporti, che testimoniano che non è mai stata rotta l’amicizia tra la Chiesa e gli artisti. Anche perché, come dicevamo, la Chiesa ne ha bisogno e poi potremmo anche dire di più, leggendovi nel cuore. Voi stessi lo andate cercando questo mondo dell’ineffabile e trovate che la sua patria, il suo recapito, il suo rifornimento migliore è ancora la Religione (…)».
Il testo in questione ci parla, per l’appunto, di un’amicizia mai rotta ma solo sopita tra la Chiesa e gli artisti. Così, alla stessa maniera, è solo grazie all’amicizia e alla reciproca stima nata tra il R.P Omar Raposo de Sousa, Danilo Maira e Mons. Jean Marie Gervais, che è nata questa sincera collaborazione tra Roma e Rio de Janeiro.
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Gabriele Russo