Secondo le più comuni definizioni date dai dizionari, con il termine archivi si intende “la raccolta ordinata e sistematica di atti e documenti la cui conservazione sia ritenuta di interesse pubblico o privato” ma, a mio parere, questa definizione è fortemente limitante. Vi è infatti l’impegno e la dedizione di chi lavora spesso in strutture non propriamente idonee a causa della scarsità dei fondi messi a disposizione. A volte si pensa più ai monumenti o alle opere d’arte che ai documenti, anche se entrambi sono figli della propria epoca e delle evoluzioni presenti nella società di quei tempi.

Scarsamente considerati, i documenti spesso si perdono in traslochi o a causa di strutture poco idonee e, anche se nel nostro paese vi sono centri di grande importanza, il personale posto alla sua tutela risulta insufficiente: i concorsi statali non coprono il fabbisogno dei singoli centri documentari e, purtroppo, le segnalazioni di queste condizioni, fatte presenti nel corso degli anni, non sono state ascoltate. Gli archivisti fanno quel che possono con i mezzi che hanno a disposizione ma servirebbe una maggiore cura nel destinare a queste strutture i fondi necessari per poter salvaguardare tale patrimonio.

Molto si deve fare per migliorare le strutture a cui vengono affidati: infatti, nonostante il lavoro eccellente del personale, non si riesce bene a preservare tale patrimoni. Oltre a questi vi sono altri problemi nell’organizzazione interna degli archivi: quello più frequente è la difficoltà di un accesso condiviso da parte di più utenti, un altro grosso problema è la ridondanza, ovvero la copiatura dello stesso documento più volte nello stesso archivio; da questo scaturiscono altri problemi come quello dell’incongruenza ovvero della mancanza di aggiornamento dei dati presenti nell’archivio. La sicurezza è anch’essa un problema perché non vengono controllati i dati che vengono inseriti. Molte sono le cure a cui un archivio deve essere sottoposto, ma per fare ciò bisogna che ci sia una maggiore attenzione da parte delle istituzioni e una politica di riorganizzazione e di incentivi statali volti alla sua salvaguardia.

Bisogna soprattutto sottolineare che i documenti sono importanti al pari delle opere d’arte e dei monumenti che sono sparsi nel nostro paese. Occorre compiere una campagna di sensibilizzazione verso gli archivi per dare maggiore evidenza a questa grande fonte spesso messa in secondo piano o scarsamente conosciuta creando delle iniziative per valorizzarla, nella consapevolezza che un archivio è un custode fenomenale delle vicende umane e della sua evoluzione e ci consente uno sguardo completo e definitivo sul nostro passato.

 

Giovanni D’Anna

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