La tesi “Il ritmo e la liturgia” è un approfondimento che dovrebbe essere tradotto in tutte le lingue del mondo ed in particolare in italiano. Perché approfondisce le diversità e ne esalta le visioni comuni degli uomini.
Tra i temi cari nello studio di padre Kabongo c’è la volontà di far conoscere le varie culture linguistiche, spaziali temporali e tutti i contenuti possibili espressivi in circolazione.
Vengono argomentati nei vari capitoli i ritmi vitali immediati linguaggi di cui la liturgia cristiana secondo padre Kabongo si deve arricchire, al fine di far conoscere come viene espresso nel Vangelo: la mente, l’ascolto e la parola (ritmo).
La chiesa della Natività a piazza Pasquino nel cuore della capitale per far riscoprire la gioia dell’essere cristiani attraverso la musica e il movimento.
Se viene osservato lo studio di Kabongo ci si accorge della volontà di approfondire un linguaggio antico e attuale del ritmo e della liturgia. Si può arrivare a cogliere il volto di Dio nella quotidianità dell’uomo secondo il padre congolese:
• Teoria del ritmo come “corrispondenza dinamica” codice vitale del tutto trasversale.
• Cultura africana che nella musica e nel ritmo trova la sua espressione più pura per rappresentare come vengono scandite le attività della giornata.
E’ stato più volte detto che questo elaborato è una lettura preziosa e audace che sintetizza due importanti riferimenti del sapere ecclesiale.
Lo stesso padre Kabongo scrive i testi che vengono cantati durante la messa dal suo coro. Ripreso anche dalla libreria Leoniana di Roma che stamperà l’opera tradotta da Luigi Amoroso una volta finita la raccolta dei fondi per il progetto divulgato da Tota Pulchra.
Una delle ultime celebrazioni presso la chiesa della Natività a Roma aveva come scaletta dei canti:
• Marya juka – canto della vergine Maria
• Covid19- Preghiera di richiesta cura
• Boboto- Inno del giubileo della comunità congolese
• Inno al santo Papa Giovanni Paolo II.