L'altro giorno stavo camminando per la mia città Madrid e non ho potuto fare a meno di essere assorbito nel distinguere gli edifici. Ho iniziato a pensare a come cambiano le società e come dobbiamo lavorare relazionarci con l’ambiente per cambiare il modello energetico. Dobbiamo sapere che i centri urbani rappresentano oltre il 40% del consumo energetico nazionale e sono responsabili del 70% delle emissioni di gas serra (GHG).

Ci sarà sempre più popolazione che sarà concentrata nei grandi centri urbani. Offrire un rifugio sostenibile a tutti coloro che devono ancora arrivare, quindi, è una vera sfida alla quale proporre soluzioni. E queste soluzioni devono iniziare qui e ora.

Ciò che mangiamo influisce anche sul nostro ambiente

I processi produttivi rispettano le economie locali con accordi giusti. Sono stati stanziati due milioni di dollari per investirli tra le varie attività soprattutto in quelle di crescita: servizi educativi e sanitari.

La gestione dei rifiuti è un’altra delle grandi sfide del pianeta. Sono state realizzate bottiglie a base vegetale, plastica riciclabile al 100% è così anche contenitori di vetro per le campane dove buttare tè e infusi.

Abbiamo visto i segni delle cattive abitudini che abbiamo iniziato e perpetuato. Compreso i gravi cambiamenti dovuti al riscaldamento globale, con la conseguenza di un mutamento climatico che ha inciso inesorabilmente sulla flora e la fauna cambiando drasticamente il volto del pianeta.

Sono venuti a mancare infatti gli animali, gli insetti, le piante. Tutto questo ha comportato una nuova geografia fisica con una desertificazione in atto e  un conseguente innalzamento delle acque.

Un lento cambiamento che ha comportato profonde riflessioni per migliorare le città. Si è creata una fitta rete di collaborazione per una costruzione diversa e sostenibile che prende il nome di Smart City o Smart Cities. Una sensibilità a cui i leader politici non possono esimersi e anzi debbono portare le questioni della cura energetica del paese all’ordine del giorno.                                     

L’aspetto più complicato è dare una definizione a cosa è davvero “sostenibile “ intendendo non solo quello che inquina, ma che non è invasivo.

Abbiamo visto i segni di cattive pratiche che stavamo (e stiamo) praticando. Abbiamo visto come c'erano sempre più specie in pericolo di estinzione, come il riscaldamento globale provoca bruschi cambiamenti nel clima, innalzamenti del livello del mare e aumenti della .

Ci siamo passati a poco a poco e, sebbene la città perfetta non esista ancora, abbiamo cercato di costruire, in modo collaborativo, Smart City o "Smart Cities", come la si voglia chiamare. Quindi, approfittando del fatto che le questioni relative alla cura energetica sono all'ordine del giorno dei leader politici.

Cos'è una città efficiente e quali requisiti deve soddisfare?

Le città efficienti sono quelle che sono state sviluppate sulla base della sostenibilità. L’aspetto più complicato è dare una definizione a cosa è davvero “sostenibile“ intendendo non solo quello che inquina, ma che non è invasivo.

 Una città sostenibile deve essere in grado di rispondere alle esigenze di istituzioni, aziende e abitanti in termini economici, sociali e ambientali.

Per questo motivo, quando si fa una classifica sulle città sostenibili, non si guarda solo a quante emissioni di CO2 produce, ma si tiene conto di diversi fattori.

Da un lato c'è il pilastro sociale, responsabile dello studio della qualità della vita della popolazione: istruzione, salute, equilibrio tra lavoro e tempo libero.

Dall'altro c'è l'ambiente: quanto inquina la città? Misura anche il riciclaggio, indipendentemente dall'uso o meno di energie rinnovabili, aree verdi e così via.

Infine c'è il fattore economico, fondamentale per essere in sintonia con gli altri due. È quello che studia la salute economica degli abitanti della città.

Consapevolezza

Ma la nostra coscienza ci dice che siamo un villaggio globale e questo ci fa vedere il mondo in modo diverso. E ci fa andare oltre l'interesse nazionale del "mio" partito, della "mia" regione, della "mia" città o del "mio" paese. Poiché sappiamo che le nostre azioni qui e ora hanno un impatto sugli altri.

 

Fdo:

Rubén Parra Alonso desde España.

Tota Pulchra: Associazione per la promozione sociale

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