Grazie alla devozione di innumerevoli pionieri pro-vita, l'appello per ogni persona a riconoscere la santità della vita sta risuonando più forte che mai in America. Nell'ultimo decennio, il tasso di aborti è costantemente diminuito e oggi più di tre americani su quattro sostengono le restrizioni all'aborto. Mentre Biden è a favore dell'aborto fino al 9° mese, Donald J. Trump, ha proclamato il 22 gennaio 2021 la giornata nazionale della Santità della vita umana,  chiedendo al popolo americano di continuare a prendersi cura delle donne in gravidanze inaspettate e di sostenere l'adozione e l'affidamento in modo più significativo e in modo che ogni bambino possa avere una casa amorevole. E chiedendo a ogni cittadino americano di ascoltare il suono del silenzio causato da una generazione persa a causa dell'aborto, oltre 50 milioni di vite innocenti, alzando la voce per tutti coloro che sono stati colpiti dall'aborto, sia visibili che invisibili. "Ogni vita umana è un dono per il mondo. Che sia nato o non nato, giovane o vecchio, sano o malato, ogni persona è fatta a immagine santa di Dio. L'Onnipotente Creatore offre talenti unici, bei sogni e un grande scopo a ogni persona. In occasione della Giornata nazionale della santità della vita umana, celebriamo la meraviglia dell'esistenza umana e rinnoviamo la nostra determinazione a costruire una cultura della vita in cui ogni persona di ogni età sia protetta, apprezzata e amata". Biden nei quasi 40 anni in Congresso, prima ha appoggiato un emendamento costituzionale che avrebbe reso illegale l’aborto, poi vi ha votato contro. Quest'ultimo ha spiegato di essere contrario all’interruzione di gravidanza ma di credere che deve essere legale entro alcuni limiti.

L’aver aderito alla linea pro-choice del suo partito gli ha attirato le critiche dei vescovi Usa, infatti anche monsignor José Horacio Gomez, arcivescovo di Los Angeles e da un anno presidente della Conferenza episcopale statunitense, ha dovuto ammettere che la elezione a presidente del cattolico Joe Biden mette la Chiesa americana in una «situazione difficile e complessa», soprattutto a causa delle sue prese di posizione a favore dell’aborto. Secondo il Washington Post e l’Associated Press il prossimo inquilino della Casa Bianca, starebbe già studiando come disfare tutta una serie di provvedimenti anti aborto che hanno reso Trump uno dei presidenti più pro-life di sempre. Intanto con la proclamazione della giornata nazionale della santità della vita umana a quasi 50 anni dalla sentenza Roe v. Wade della Corte Suprema degli Stati Uniti che ribaltò le leggi statali che vietavano l'aborto, Donald J. Trump ha continuato la sua azione storica per proteggere vite di innocenti in patria e all'estero. Durante il suo mandato ha agito per proteggere i diritti di coscienza di medici, infermieri e organizzazioni come Little Sisters of the Poor, ha protetto il ruolo vitale dell'adozione basata sulla fede e alle Nazioni Unite, ha chiarito che i burocrati globali non hanno il diritto di attaccare la sovranità delle nazioni che proteggono la vita innocente. La proclamazione della giornata nazionale della santità della vita umana segue in buona sostanza le parole di Papa Francesco che Il 22 novembre 2020 con una lettera autografa ha ribadito l’importanza della tutela della vita contro i tentativi di legalizzare, in Argentina, la pratica dell’aborto. La missiva del Pontefice, indirizzata alla deputata Victoria Morales Gorleri, risponde alla lettera inviata al Papa dalle “mujeres de las villas”, una rete di donne che, dal 2018, si batte per la tutela dei nascituri soprattutto nei quartieri popolari di Buenos Aires. In particolare, le firmatarie della missiva chiedevano il sostegno di Francesco nel loro impegno contro la legalizzazione dell’interruzione volontaria di gravidanza. Nella sua risposta, Papa Francesco ha ringraziato e benedetto le “mujeres de las villas”, richiesto di "non dimenticare di pregare" per lui, ed ha espresso ammirazione per il loro operato incoraggiandole ad andare avanti. Il Papa ha ribadito che l’aborto non è una soluzione sottolineando che il problema dell’aborto non è una questione principalmente di religione, bensì di etica umana, prim’ancora che di qualsiasi confessione religiosa.  A seguire poi nell'intervista in esclusiva mondiale del Tg5 andata in onda il 10 gennaio 2021 su Canale 5, seguita da circa 6 milioni di spettatori con una share del 19.05%, Papa Francesco ha affermato "Non dimentichiamoci di una brutalità che succede in questa nostra cultura: noi possiamo dire che questa è la cultura dello scarto.  Quello che perde l'utilità si scarta. Si scartano tante cose: è la cultura dello scarto. Le persone che non sono utili si scartano. Si scartano i bambini, non volendoli, o mandandoli al mittente quando si vede che hanno qualche malattia, o quando semplicemente non sono voluti: prima della nascita si cancellano dalla vita [...] Qualcuno dice che se c'è una cosa si può fare, la religione ci capirà" - sottolinea il Pontefice rispondendo alle domande di Fabio Marchese Ragonadel giornalista di Madiaset, - "Ma il problema della morte non è un problema religioso, stai attento: è un problema umano, pre-religioso, è un problema di etica umana. Poi le religioni lo seguono, ma è un problema che anche un ateo deve risolvere in coscienza sua. Io faccio due domande a una persona che mi fa pensare a questo problema». «Io ho il diritto di fare questo? - si chiede Bergoglio - La risposta scientifica: la terza settimana, quasi la quarta, ci sono tutti gli organi del nuovo essere umano nel grembo della mamma, è una vita umana. Io faccio questa domanda: è giusto cancellare una vita umana per risolvere un problema, qualsiasi problema? No, non è giusto. È giusto affittare un sicario per risolvere un problema? Uno che uccida la vita umana? Questo è il problema dell'aborto. Scientificamente e umanamente». Tutti i principali media del mondo hanno riportato le parole di Papa Francesco. Tra questi New York Times, Washington Post, CNN, NBC, ABC.

 

Pasquale Fabozzi

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