Le donne in Italia hanno potuto esercitare il diritto di voto solamente dopo il 1945 e le scelte sociali, economiche e politiche le hanno viste sempre più partecipi della vita civile.

L’Italia è una nazione giovane rispetto alle altre europee e in breve tempo ha tracciato quelle tappe che erano state già iniziate altrove dagli altri paesi. Un processo lungo e rivoluzionario quello di liberazione delle donne: dalla sottomissione allo sguardo dell’altro – prevalentemente al maschile – alla conquista del diritto all’autodeterminazione, che coinvolge in una battaglia comune gli stessi uomini; dall’emancipazione politica dell’Illuminismo alla parità economica e sessuale, sino ad arrivare alla partecipazione sociale, professionale, istituzionale dei nostri giorni. Sorge però una domanda cruciale: essere state liberate significa per ciò stesso essere libere? Appellandosi alle scelte individuali di ciascuna, la filosofia sembra indicare la direzione di una responsabilità personale, cui nessuna donna può sottrarsi.

L’11 febbraio è un giorno importante nel mondo, perché si festeggia la partecipazione delle donne alla ricerca e in particolare quella scientifica. La giornata è stata proclamata dalle Nazioni Unite e dall’Unesco nel 2015.

Oggi si celebra anche la Madonna di Lourdes e la guarigione dei malati.

Il femminile nella storia per le culture alte è inteso come la salvezza dell’uomo e della vita.

 

di Valentina Ughetto

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