Il cinema Azzurro Scipioni, la famosa sala azzurra, è chiusa forse definitivamente dal 15 marzo. La chiusura delle due sue sale, Chaplin e Lumière, è dovuta alle misure restrittive del ultimo DPCM, che impone nonostante la chiusura di pagare l’affitto.
Il fondatore nonché cuore del cinema, Silvano Agosti, da tempo chiede un impegno da parte dell’Amministrazione Capitolina e del Ministero dei Beni Culturali nella gestione dell’immobile dove vive il cinema.
Silvano Agosti, bresciano, regista, sceneggiatore, produttore, scrittore e poeta, è il signore dietro al bancone d’ingresso dell’Azzurro Scipioni, il responsabile e fondatore della sala.
Il cinema apre nel 1982 dopo una lunga ricerca senza risultati su scala nazionale di una sala dove poter proiettare un film d’autore, il Pianeta Azzurro di Franco Piavoli e prodotto dallo stesso Silvano Agosti dopo un sogno premonitore. Fu proprio Charlie Chaplin a lamentarsi con Silvano Agosti in un suo sogno, che non vi erano cinema aperti vicino casa sua e che vi doveva provvedere. Con queste premesse nasce l’Azzurro Scipioni, azzurro come il Pianeta Azzurro e Scipioni come la via in cui si trova, Via degli Scipioni 82.
Nelle due sale per quasi quarant’anni sono stati proiettati i capolavori del cinema passato, presente e futuro e tutti quei film che altrimenti nessuno vedrebbe, perché “così come in libreria si presentano tutti i capolavori della storia della letteratura, all’Azzurro Scipioni lo si fa con quelli del cinema”. Oltre ai film per queste sale sono passati i grandi: Bernardo Bertolucci, Marco Bellocchio, Michelangelo Antonioni, Ettore Scola, Alberto Moravia, Ennio Morricone Il volo musicato con tanto di pentagramma, Moravia, Laura Betti e il parigino Idorovsky che ha tenuto un seminario e tanti altri lasciando ognuno di loro un ricordo scritto sulle porte. “La felicità è una sofferenza stanca” è la dedica magistrale del poeta russo Ievtuschenko a Silvano su una delle porte di sicurezza all’ingresso.
Salvare l’Azzurro Scipioni è salvare l’arte, “è il cinema, si vende arte!”. Rimanere indifferenti alla chiusura delle due sue sale è assistere alla consegna diretta del suo spazio a uno dei tanti supermercati della zona. L’Azzurro Scipioni è un luogo di cultura che non può essere dimenticato , perché “il cinema è portatore di idee”.
Lo scorso dicembre Silvano Agosti ha lanciato una provocazione mettendo all’asta le poltroncine del cinema a 5€, questo gesto ha innescato un volano di proteste da parte di tutti gli affezionati. Le accuse iniziali sono ricadute nei confronti dello stesso Silvano per poi comprendere che il vero problema non era una stanchezza del proprietario, ma il costo insostenibile della gestione nonostante l’obbligo del cinema di rimanere chiuso. Sono così partite alcune iniziative di supporto, dopo che 80.000 e più mila giovani in questi quarant’anni di attività lo riconoscono come elemento formativo. E in particolare la nostra associazione di Tota Pulchra si aggiunge volentieri per firmare la petizione a favore di tanta arte e cultura.
Poesia d’amore
Quando un amore finisce vi avverte che non è mai esistito.
Ecco perché quando non esistesse più continuerei ad amarlo.
di Lara Ughetto e Valentina Ughetto