Le Nazioni Unite celebrano l'Earth Day ogni anno, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera, il 22 aprile.

Dal 22 aprile 1970 una data fissata per sottolineare la necessità della conservazione e monitorare le risorse naturali della Terra.
Oggi è un evento planetario di capitale importanza per la tutela del Pianeta, in crescendo la partecipazione è arrivata a un miliardo di persone attraverso 75 mila partner nei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite.
Rappresentanti istituzionali e gente comune, scienziati, giornalisti, sportivi e musicisti si sono alternati nella giornata odierna on line in diverse dirette streaming per sostenere una causa comune: lanciare un messaggio di speranza e di amore per il pianeta.
Diversi gli hashtag e gli eventi che si sono susseguiti nella giornata:
#OnePeopleOnePlanet, #OPOP21, #IoCiTengo, #EarthDay2021, #EarthDay, #GiornataMondialedellaTerra, #Agenda2030, #GlobalGoals, #focolaremedia, #focolaritalia.
#OnePeopleOnePlanet [che nasce in Italia dagli sforzi di due organizzazioni - Earth Day Italia e Movimento dei Focolari - che nel 2016, all'indomani dello storico accordo sul clima di Parigi, hanno dato vita al “Villaggio per la Terra” di Villa Borghese, a Roma, inaugurato a sorpresa da Papa Francesco] ha proposto un palinsesto di 13 ore di trasmissioni sul canale televisivo RaiPlay dalle 7:30 alle 20:30.

“Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre” recita il paradigma del 15° SDG dell’Agenda 2030 – ONU.

Uno strumento, senza dubbio, perseguibile per raggiungere tale obiettivo è bonificare, ossia eseguire tutto quel complesso di lavori e opere atte a riqualificare e liberare dagli agenti inquinanti quella porziocne di comparto ambientale (aria, terra, acqua) precedentemente contaminata.
Fondamentale sarà però rendere la bonifica sostenibile, avendo riguardo alla biodiversità e alla tutela delle tre matrici aria, acqua e terra. In questa prospettiva, il percorso di risanamento deve essere sorretto dall’interesse della salvaguardia ambientale, della tutela della salute dei cittadini, nella difesa della legalità, del rilancio economico delle comunità e della promozione di un nuovo stile di vita ecosostenibile che scongiuri il reiterarsi dei comportamenti precedenti.
Come osservato dal sottosegretario Morassut, in occasione della presentazione della Carta delle bonifiche sostenibili nel giugno 2020, “recuperare il territorio inquinato significa dargli nuova vita, realizzando servizi, infrastrutture verdi, insediamenti industriali sostenibili di nuova generazione, attività produttive, impianti per la produzione di energia pulita”.
Analizzando i contenuti della Carta, occorre segnalare l’approccio particolarmente moderno e soprattutto proteso a coniugare il ripristino dei siti inquinati con la valorizzazione delle risorse naturali (acqua, aria, suolo), attraverso la “rifunzionalizzazione dell’ambiente” anche attraverso l’interazione con attività economiche e antropiche. La riqualificazione degli spazi interessati, sia di natura industriale, sia di quelli prossimi urbani e periurbani trova nel principio di sostenibilità il proprio fondamento come cornice sistemica all’interno della quale politica, economia, scienza devono trovare la propria sintesi. Tale principio è peraltro apprezzato in una dimensione complessiva e comprensiva, menzionando la Carta la sostenibilità in senso ambientale, economico, temporale, sanitaria ed etica. (cit. il Prof. Ordinario dell’Università di Bari, Antonio Felice Uricchio).

We must act decisively to protect our planet from both the coronavirus and the existential threat of climate disruption. [UN Secretary-General António Guterres]

In questa giornata come le altre tocca rammentare anche la attuale realtà che stiamo vivendo avvolta da un mostro chiamato COVID, che ha messo in crisi il sistema della salute pubblica, l’economia globale, ma anche la diversità biologica; tuttavia proprio la biodiversità può essere parte della soluzione poiché questa diversità di specie renderebbe difficile la rapida diffusione dei patogeni.
I cambiamenti della biodiversità influenzano il funzionamento degli ecosistemi e interruzioni significative degli ecosistemi possono portare a beni e servizi ecosistemici che sostengono la vita.
I collegamenti specifici tra salute e biodiversità includono l'impatto sulla nutrizione, la ricerca sanitaria o la medicina tradizionale, nuove malattie infettive e cambiamenti che influenzano la distribuzione di piante, agenti patogeni, animali e persino insediamenti umani, la maggior parte dei quali influenzati dai cambiamenti climatici. Nonostante gli sforzi in corso, la biodiversità si sta deteriorando in tutto il mondo a tassi senza precedenti nella storia umana. Si stima che circa un milione di specie animali e vegetali siano ora minacciate di estinzione.
C’è solo un modo per non lasciarsi suggestionare ed ingannare dalle apparenze: guarda i numeri; senza dati sei solamente un’altra persona con una opinione (cit. Deming).
Con questo quadro generale e lo scenario del coronavirus, la nostra priorità immediata è prevenire la diffusione di COVID-19, ma a lungo termine è importante affrontare la perdita di habitat e biodiversità.
La chiave di tutto sta nell’informazione e nella ricerca della giusta informazione, della fonte originale delle informazioni e nella consapevolezza della realtà nuda e cruda che possa aprire gli occhi del singolo abitante di questo pianeta e rendendo capace di agire in maniera etica e coscienziosa.
Esempio lampante della disinformazione che si va a creare è la situazione creatisi con l’annuncio del Giappone alla dichiarazione di rilascio in mare dell'acqua contaminata della centrale di Fukushima. Approfondendo tale tema e riprendendo parole di uno dei massimi esponenti del settore "L'impatto naturale sarà praticamente nullo" dichiara Alessandro Dodaro, capo del dipartimento Fusione e sicurezza nucleare dell'Ente nazionale energia alternative. Secondo Dodaro, sono due gli aspetti importanti che limiteranno l'impatto degli inquinanti nucleari sugli ecosistemi dell'Oceano: "il grado di diluizione e i tempi di rilascio delle acque". I protocolli giapponesi per lo smaltimento delle acque contaminate sono stati valutati e approvati da organismi internazionali come l'IAEA (International Atomic Energy Agency) e, per l'ingegnere, "sono corretti e sicuri".
L’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile della Nazioni Unite è il Piano di azione per persone, pianeta e prosperità nel quale vengono integrati i 3 pilastri della sostenibilità: AMBIENTALE, ECONOMICO e SOCIALE; essa si compone di 17 SDGS (Sustainable Development Goals) e la loro interconnessione e complessità sono il punto di partenza per comprendere la necessità evidente di un approccio integrato e multi–stakeholder.
L’universalità e la trasversalità dell’Agenda la rendono uno strumento innovativo, che riconosce il ruolo chiave delle IMPRESE, che in particolare negli ultimi anni hanno inserito gli SDGs all’interno delle proprie strategie.
Il 40 % dei CEO sostengono che la sostenibilità abbia comportato un INCREMENTO di fatturato ed il 48 % delle IMPRESE integra la sostenibilità nelle sue attività operative.
Oggi le imprese sono più consapevoli dei benefici (in termini di efficienza e reputazione), riscontrabile sia in termini di migliorare la possibilità di ACCESSO ai MERCATI FINANZIARI sia sul fronte dell’ALLARGAMENTO del PROPRIO MERCATO DI RIFERIMENTO.
La CSR (Responsabilità Sociale di impresa) è proprio l’impegno che l’Azienda si assume nell’adottare comportamenti che si basano su modelli di GESTIONE e PRODUZIONE permeati dal concetto di SVILUPPO EQUO, SOSTENIBILE e RISPETTOSO degli interessi degli stakeholder, che includono anche il singolo dipendente.
Temi che travalicano l’attenzione esclusiva all’ambiente sono la sicurezza dei lavoratori, la qualità dei prodotti ottenuti, la formazione e la valorizzazione delle competenze.
 
A tal proposito sarebbe auspicabile che le aziende e la società attuino dei nuovi strumenti finalizzati alla promozione dei seguenti temi:
- Coesione sociale
- Welfare e benessere: non sono le possibilità economiche o il successo lavorativo a determinare la felicità o meno di un individuo, ma la qualità delle sue relazioni interpersonali; e poiché il benessere riguarda le persone, è necessario assumere una prospettiva di studio dei fenomeni relativi alla popolazione.
Il welfare (o benessere), ossia la risposta organizzata e complessiva alla riduzione delle dipendenze e delle disuguaglianze
- Sostegno alla ricerca ed innovazione
- Azioni di informazione, comunicazione e disseminazione, educazione ambientale e coinvolgimento del sistema.
Tali azioni possono o dovranno essere perseguite in diversi ambiti:
- Azienda: i dipendenti: promuovendo un sistema di shadowing che possa supportare la crescita manageriale del Middle Management;
- Scuola: promuovendo un’attività di mentoring agli studenti liceali o universitari delle facoltà STEM ed umanistiche;
- Chiesa: collegandoci al tema dell’enciclica “Laudato Sì”, con una azione di sensibilizzazione che possa smuovere le popolazioni tutte.
Ne vediamo in Campania attualmente un esempio pratico è dato dal coordinamento tra le diocesi, nato per mano del Mons. Di Donna, che hanno nei loro territori Siti di interesse nazionale o regionale, individuati dal ministero della Transizione ecologica, un osservatorio con esperti per comprendere meglio le problematiche legate all'inquinamento ambientale e un "sussidio" per una "traduzione catechistica" della Laudato si': queste sono alcune proposte lanciate dal vescovo di Acerra dopo il convegno “Custodire le nostre terre. Salute, ambiente, lavoro”.

Ogni forma di inquinamento e disagio parte da un inquinamento di valori, per questo un'economia "pulita e sana" si sviluppa a partire da una pulizia del cuore e degli occhi che rende possibile la contemplazione di Colui che è il creatore di ogni bellezza. "Tutto è connesso" come ci ricorda continuamente anche Papa Francesco nella "Laudato Sii". "Laudato si mi Signore.." cantava San Francesco, sia anche il nostro canto quotidiano in ogni azione e relazione, capace di vedere il bello spesso sfigurato e deturpato!

Su questa scia si muoverà nel breve termine anche Tota Pulchra, un’Associazione culturale capace di stimolare le coscienze del singolo individuo verso temi sociali di particolare attenzione, per stimolare la condivisione delle best practices da parte del mondo laico ed ecclesiastico, nell’ottica del perseguimento di tutti gli SDGs ed in particolare:
• 12. Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
• 16. Pace, giustizia ed istituzioni forti
• 17. Rafforzare le modalità di attuazione e di rivitalizzare il partenariato globale per lo sviluppo sostenibile

L’importante sarà informare, educare e sensibilizzare la popolazione su tutti gli aspetti ambientali ossia i 3 pilastri sui quali si fonda la sostenibilità: AMBIENTALE, ECONOMICO e SOCIALE.
Una giornata che segna nuovi traguardi e ci invita a osservare con maggiore sensibilità e partecipazione la nuova vita che si va a delineare. Tota Pulchra segue con interesse chi promuove attività in tal senso e presto si farà portavoce delle novità.

 

di Bruno Picentino

 

Tota Pulchra: Associazione per la promozione sociale

Sede Legale: via della Paglia 15 - Roma (RM)   —   C.F.: 97939900581

IBAN: IT11 B031 2403 2170 0000 0233 966   —   Codice BIC: BAFUITRRXXX

 

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