Una serata all'insegna della cultura quella che si è svolta, a Roma, presso il Centro russo di Scienza e Cultura nello storico palazzo di piazza Cairoli. Tantissime le persone accorse, dopo mesi di lockdown imposto dalla pandemia, per assistere alla proiezione de "Il peccato", il film che il regista, produttore e sceneggiatore, Andrej Konchalovskij, ha dedicato alla figura di Michelangelo. La serata è stata organizzata dall'Associazione "Amici della Grande Russia", fondata e animata da Yulia Bazarova.
Il film, accolto con un applauso dal pubblico presente, narra l'alternanza fra due grandi opere commissionate all'artista toscano da Papa Giulio II: la tomba dello stesso Pontefice e la monumentale facciata della chiesa di San Lorenzo. Ne esce fuori cosi un dipinto quanto mai azzeccato di un Rinascimento ricco di fantasie religiose, con tutti i suoi pregiudizi e tutte le sue credenze.
Lo sguardo immaginifico di Konchalovskij traccia la figura di un'artista inarrivabile e, nel contempo, di un uomo in perenne lotta con i potenti del tempo e con i rivali come Raffaello, in conflitto con la sua famiglia, accusata spesso di "sfruttarlo", e ovviamente con se stesso. In particolare, il film prende in esame il periodo di vita di Michelangelo durante la rivalità fra le famiglie Della Rovere e Medici all'inizio del 1500.