Fin dal 1477 la città di Sassari vive una profonda devozione verso la Vergine d’Itria, divenuta poi del Buon Cammino. Ad essa è legata una della Confraternite più antiche della Sardegna che il 30 giugno 1633 divenne la Confraria de los Biandantes. Quel documento originale, in spagnolo, è il primo che costituisce l’enorme archivio inesplorato del Gremio. Quattro i volumi del Seicento e Settecento che in spagnolo, latino, italiano e sardo mostrano come la città di Sassari fosse plurilingue in epoca boracca. Tuttavia questi preziosi manoscritti sono ad oggi inediti ed il Gremio, che li ha a proprie spese restaurati e microfilmati, intende affidarli alla comunità scientifica sassarese per lo studio.
La devozione a Nostra Signora del Buon Cammino è la devozione delle famiglie nobili della città che tra il Settecento e l’Ottocento hanno dotato il miracoloso simulacro della Vergine di preziosi abiti e manti finemente ricamati in oro e seta, di gioielli unici, spesso provenienti dalle loro collezioni di famiglia e per questo risalenti alla fine del ‘500.
Il Gremio poi ha tramandato immutato l’abbigliamento dei confratelli che vestono alla spagnola con sontuose divise di carattere militare e di gala. Cinque in tutto le fogge a seconda della gerarchia. Una struttura assolutamente piramidale e rigida quella del Gremio che ha preservato questo sconfinato tesoro per oltre cinque secoli e che ora intende donarlo alla città e al mondo.
Per questo motivo l’Associazione devota alla Madre di Dio intende acquistare un rudere adiacente alla attuale sede nel cuore della città di Sassari e lì realizzare un polo museale fruibile a tutti e particolarmente ai ricercatori, a gli studiosi, ai restauratori, per far rivivere un importante passato a beneficio del futuro. Per fare questo il Gremio ha avviato una raccolta fondi online su la pagina www.retedeldono.it; occorrono quarantamila euro, una cifra irrisoria che permetterebbe la tutela e la valorizzazione di un patrimonio inestimabile, fatto anzitutto di pietà popolare e sentimenti umani. Il Progetto ha riscontrato immediato supporto dell’Amministrazione Comunale, della comunità scientifica sassarese, e della Chiesa nella persona di Sua Ecc. Mons. Gian Franco Saba, Arcivescovo Metropolita di Sassari il quale, da accademico, non ha potuto che incoraggiare l’iniziativa presentandola alla stampa e dicendo che "il recupero del patrimonio culturale è una sfida per la città e per la Chiesa”. La presentazione pubblica è stata curata dall'Arcivescovo, e dai confratelli: Cristian Zedda Segretario Gremiale, prof. Attilio Mastino, già Rettore dell'Università degli Studi di Sassari; prof. Gian Mario De Martis, archeologo; arch. Monica Ortu progettista.
La prima donazione è stata effettuata durante la conferenza stampa da Salvina Deiana come Governatore del Rotary Distretto 2080 Lazio-Sardegna.
Cristian Zedda
Segretario del Gremio Religioso dei Viandanti