Mario Gervasi, ambasciatore dello sport e della pace per le Nazioni Unite e l'UNESCO, paracadutista umanitario estremo, pone la sua esperienza al servizio delle missioni sportive ed umanitarie nei quattro lati dell’emisfero da più di trent’anni.
I media internazionali si passano il testimone di queste azioni che hanno la vocazione di svegliare la coscienza portando un vero messaggio di pace.
Aiutante in capo riservista dell’Aeronautica militare, già direttore aggiunto dello squadrone militare di paracadutismo francese, Mario è responsabile dell’inquadramento e formazione dello squadrone paracadutisti di esibizione e competizione dell’Aeronautica. Egli forma questo squadrone per competizioni e meeting civili e militari, nazionali o internazionali con la presenza della pattuglia acrobatica francese ai meeting nazionali.
Questi sportivi di alto livello offrono così un’immagine dinamica dell’Aeronautica, della difesa e della Francia per la quale sono orgogliosi di esserne ambasciatori.
Con i suoi 12.000 salti all’attivo, dei quali certi inediti (6 sopra i Poli e 7 sopra l’Everest), i suoi successi assoluti e la sua determinazione sono state ricompensate nel 2003 a Parigi, nella sede dell’UNESCO, quando Mario ha ricevuto l’onorificenza mondiale per umanità sportiva nel campo della libertà, una sorta di premio Nobel per la Pace, assegnato ogni 5 anni, uno per continente.
Solo poche persone al mondo l’hanno ottenuta, tra le quali Nelson Mandela, Kofi Annan, il Signor Koïchiro Matsuura già Direttore Generale dell’UNESCO, Ray Charles ed il Principe Alberto di Monaco. Questa onoreficenza è stata assegnata a Mario per onorare i suoi successi sportivi per aver promosso rispettuosamente e responsabilmente il messaggio di Pace del Segretario Generale dell’ONU, Signor Kofi Annan, lasciando, paracadutandosi sui due Poli e sull’Everest, le bandiere ed i messaggi di Pace dell’ONU, dell’UNESCO, del CIO e dell’AFSVFP per la continua conquista della libertà.
La sua missione è operare, tramite lo sport, per instaurare e consolidare una Pace giusta e duratura a favore della dignità umana, il cemento della coscienza e della libertà che unisce tutti i popoli. «Voix de paix par voie des airs» (La voce di Pace dal cielo), Mario porterà in alto nel cielo il messaggio di Papa Francesco con la bandiera Vaticana al di sopra dei Poli e dell’Everest.
Il suo ultimo grande viaggio sui Poli e sull’Everest si concluderà in dicembre 2018, il suo desiderio per chiudere il cerchio sarà di essere Ambasciatore di Papa Francesco al servizio dello sport e della Pace.
Il suo atto di ambasciatore disinteressato ha portato sempre i colori ed i messaggi dei diversi Paesi, tra i quali Sua Santità il Dalai Lama, laddove questi messaggi potevano rappresentare i nostri valori umani, il nostro impegno per la Pace ma anche la nostra determinazione nello spingersi al limite.