Al teatro "Auditorium Due pini" vicino Piazza dei Giochi delfici, nel quartiere Vigna Clara, l'evento "Cultura, folklore e integrazione" , presentato dal giornalista Leonardo Leon, dall'imprenditrice ecuadoriana Gladys Rosado, dallo stilista venezuelano Joanth Chacon e da Alexandra Tercero, mediatrice e organizzatrice culturale, ha rappresentato un'importante occasione per far conoscere al pubblico della capitale il folklore ecuadoregno, nel contesto generale della cultura latino-americana, e le forti valenze sociali del progetto "Thrive". Progetto che è stato illustrato da Elisabetta Cannova, operatrice e organizzatrice sociale.
L' evento si è tenuto col patrocinio di vari enti e associazioni, e anzitutto di Tota Pulchra, Il cui Presidente, Mons. Jean - Marie Gervais, membro emerito del Capitolo vaticano, ha illustrato rapidamente gli obbiettivi dell'associazione, e fatto il punto sulle sue attuali iniziative anche all'estero, dal Libano al Belgio (dove Tota Pulchra ha aperto ultimamente una nuova sede).
Per la parte piu' strettamente folkloristica dell'evento, importante la partecipazione di Ylenia Lanari, Edoardo Sanchez, Karen Sanchez, Cesar Torres Cervantes, Awank'ay, Lucero Velez, e altri: esibitisi in vari numeri musicali, canori e di ballo.
Elisabetta Cannova. operatrice e organizzatrice sociale, ha spiegato, poi, origini e finalità del "Progetto Thrive" (verbo, "to thrive”, che, in inglese, significa “prosperare, crescere vigorosamente”). Un progetto multimediale di formazione online, ha detto Betti Cannova, tra i suoi responsabili generali, "che vuole, da un lato, avvicinare tra loro le persone e le varie culture; dall'altro, aiutare le donne migranti a realizzare il loro potenziale civico e sociale attraverso l'istruzione e l'approfondimento. E' un'iniziativa già sperimentata, ma che ora entra nella fase di attuazione decisiva".
In Europa, un numero sempre maggiore di donne migra in cerca di lavoro e istruzione. “Il progetto Thrive, allora, han precisato i responsabili, ”si baserà su 3 livelli, fornendo alle donne migranti risorse educative che le aiuteranno a: 1) accedere ai servizi di base nei settori dell'occupazione, dell'alloggio, dell'istruzione e della sanità; 2) accedere ai supporti sociali ed entrare in connessione coi membri della loro comunità locale (geografica, etnica, culturale, religiosa o altro); 3) accedere ad esperienze civiche, linguistiche e culturali che rappresenteranno le basi, il senso di sicurezza e stabilità necessari per impegnarsi con fiducia nella società ricevente: in modo al tempo stesso coerente coi concetti condivisi di nazione e cittadinanza, senza che nessuno, al tempo stesso, rinunci alla propria originaria identità".
Il progetto è', in sostanza, un programma di formazione per operatori sociali e culturali: cui si accede, gratuitamente, da un'apposita piattaforma. “Thrive - aggiungono Alexandra Tercero, mediatrice culturale, e ì'altra mediatrice, e scrittrice, Sandra Tuesta, peruviana, ambedue operanti nel progetto a Roma - affronterà questo “divario di parità” all'interno del partenariato sviluppando soluzioni educative e innovative. Come, anzitutto, le “infografiche interattive”: un nuovo concetto di apprendimento che fornisce l'accesso ai contenuti attraverso i codici QR, che possono essere attivati attraverso la fotocamera in qualsiasi smartphone moderno”.