La votazione dell'Assemblea Generale dell'ONU della risoluzione per il Cessate il Fuoco (senza una esplicita condanna di Hamas) testimonia tre importanti criticità ed un fattore interessante:

- Il fallimento di politica estera comune dell'Unione Europea. L'asse Franco - tedesco si spezza, portando Parigi e Madrid in una posizione opposta a quella di altri stati europei.

- la politica estera di Biden si sta dimostrando fallimentare testimoniando una perdita del ruolo di Leader mondiale degli USA;

- Israele, senza entrare nel merito delle ragioni o no, se forza la mano su Gaza rischia di portare altri astenuti contro la sua politica estera. Considerando il periodo elettorale per le Presidenziali USA, il rischio di un isolazionismo potrebbe seriamente costituire un pericolo per la propria attuale integrità territoriale.

Un punto interessante invece riguarda:

l'astensionismo indo-ucraino.
Se da parte di Kiev la ragione potrebbe essere quella di far cessare il conflitto per orientare di nuovo i finanziamenti e le attenzioni verso la guerra Ucraina, l'astensionismo indiano dimostra che anche nei legami geopolitici asiatici il "dado non è ancora tratto" e che la stessa India voglia prendersi un importante ruolo internazionale; con i possibili nuovi interessati scenari (rischi ed opportunità) nella regione.

Personalmente crederò sempre nell'eredità delle Conferenze di guerra del 1943, l'indebolimento o il non riconoscimento di quel progetto significa non aver compreso il reale disegno che Roosevelt, Stalin, Churchill e Chiang Kai-shek hanno costituito per evitare la nascita di un terzo conflitto mondiale.

 

di Pierluigi Sabatini

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