Correva l’anno 1983, quando Papa Giovanni Paolo II si recò in viaggio apostolico ad Haiti, nel suo discorso tenuto presso l’aeroporto di Port-au-Prince disse: “Saluto tutto il popolo di Haiti, la cui storia si è intessuta a poco a poco, in mezzo a conquiste e prove che ne hanno delineato i tratti caratteristici, particolarmente interessanti. Saluto, nello stesso tempo, ogni cittadino haitiano, ogni famiglia haitiana, soprattutto coloro che soffrono. Non mi è possibile recarmi da ciascuno, ma voglio che sappiano che sono tutti ugualmente presenti nella mente e nel cuore del Papa”.
Di quel viaggio apostolico, l’associazione Tota Pulchra intende conservare lo spirito profondo, di fratellanza e vicinanza a tutto il popolo di Haiti. Certo, tenendo ben presente che da allora, molto è accaduto, ma soprattutto molto è cambiato ad Haiti. Infatti, il catastrofico terremoto del 2010 ha fatto precipitare l’isola caraibica nel caos contribuendo ad aumentare la povertà, una criminalità diffusa, ma soprattutto un grande vuoto istituzionale. Secondo i dati disponibili della Croce Rossa Internazionale e dell'ONU, il terremoto avrebbe coinvolto più di 3 milioni di persone.
Giovedì 7 marzo 2024, nella magnificente Sala dei Papi, nei pressi di piazza della Minerva a Roma, l’associazione Tota Pulchra e Assisi Suono Sacro hanno presentato l’evento per la raccolta fondi a sostegno della missione umanitaria per Haiti. Sono intervenuti in occasione dell’evento: Il Presidente di Tota Pulchra, Monsignor Jean Marie Gervais, il delegato internazionale di Tota Pulchra per la regione di Haiti e Repubblica Dominicana, Padre Hygord Amédée, e Valentina Ughetto, giornalista freelance e volontaria Tota Pulchra. I tre relatori hanno precisato che a causa dell’attuale situazione di insicurezza ad Haiti, gli aiuti umanitari inviati da Tota Pulchra arriveranno presso il campo dei rifugiati haitiani situato nella Repubblica Dominicana, infatti, proprio il piccolo Stato dominicano sta sostenendo, da solo, la moltitudine di rifugiati haitiani arrivata lungo linea di confine.
In sintesi, Port-au-Prince, capitale di Haiti, ma anche le aree circostanti hanno dichiarato lo stato d’emergenza, dopo che, nella notte di sabato 2 marzo, bande armate hanno preso d’assalto il più importante carcere del Paese provocando una fuga di massa dei detenuti. Secondo la ricostruzione dei media locali e delle maggiori agenzie internazionali, circa 3.600 detenuti sarebbero fuggiti dal penitenziario nazionale. Il controllo di ampie zone della capitale è ormai nelle mani delle bande. Il 6 marzo una stazione di polizia a Port-au-Prince è stata data alle fiamme, i gruppi armati, che controllano le strade che da Port-au-Prince portano al resto del paese, negli ultimi giorni hanno attaccato alcuni siti strategici. La situazione ad Haiti si è talmente aggravata che il primo ministro haitiano, Ariel Henry, di ritorno da una visita ufficiale in Kenya, è stato costretto ad atterrare a Puerto Rico.
Tota Pulchra sempre attenta all’arte e agli artisti ha voluto concludere l’evento con una serie di improvvisazioni musicali per favorire il rapporto fra il suono e l’animo umano. Si sono esibiti: al pianoforte, Aldo Azzaro, Compositore musicista ed editore, al flauto traverso, Andrea Ceccomori. La musica, in tal senso, non è solo un insieme di suoni e note, ma è molto di più. La musica ha il grandissimo potere di perdurare nel tempo, di superare i confini dello spazio ed arrivare ovunque, che la musica improvvisata dagli amici di Tota Pulchra possa dunque accompagnare la missione umanitaria ed arrivare al cuore del popolo di Haiti che si trova circondato da sofferenza e violenza.