Al ristorante "Vin Santo" di Via Germanico, 5, "Tota Pulchra" ha organizzato un incontro conviviale il 24 giugno, per la festa di San Giovanni Battista: il santo, precursore e parente stretto di Gesù, che a Roma è patrono dell'omonimo quartiere - che ospita appunto la Basilica di San Giovanni - e, come patrono cittadino, è festeggiato a Firenze, Genova e molte altre città italiane ed estere. Roma, in particolare, conserva, nella chiesa di S. Silvestro in Capite a Piazza S. Silvestro, la reliquia che la tradizione, analizzata circa un secolo fa dallo studioso Oliviero Iozzi, ritiene proprio quella della testa del Santo, fatto decapitare, secondo i vangeli e lo storico ebraico Giuseppe Flavio ( nelle "Antichità giudaiche"), da Erode Antipa.
L'incontro - coordinato in modo molto preciso da Annamaria Croce - è stato poi l'occasione per festeggiare l'onomastico del Presidente, Mons. Jean-Marie Gervais: che è intervenuto per illustrare ai commensali (iscritti e simpatizzanti dell'associazione) le iniziative tuttora in corso e i nostri futuri progetti, in Italia e all'estero. Tra le personalità invitate c’erano i Principi Massimo e Pignatelli, due nobili venuti da Napoli, la Prof.ssa Stella Camelia Enescu, il Colonello Dott. Bartolomeo Casu, Laura Azzali, la Prof.ssa Katia Ranieri, i Conti Tomassini Barbarossa (Antonella Tomassini Barbarossa), l’Ambasciatore Bosco, il Presidente di Cassazione R. Tiola, il Generale di Corpo d’Armata Aldo Visone.
La serata - allietata da ottimi cibi e vini di qualità , come anzitutto lo spumante Olmo di “Tenuta Fontana”, ottenuto da uve Asprinio, ha rappresentato un momento importante per aiutare - con la presenza di tanti commensali - un locale come "Vin Santo": che, diretto dall'ottimo Stefano Maira, dopo aver aperto proprio a gennaio scorso, è stato fortemente penalizzato dal "lock down" delle attività economiche deciso dal governo a marzo, ed ora sta faticosamente risalendo la china. Stefano Maira ha rapidamente ripercorso l'"odissea" di questi mesi: formalmente terminata con la riapertura a giugno, ma in realtà ancora in corso. Come per tanti esercizi di ristorazione della capitale, alle prese ora anche con domande di contributi per ripartire da parte di Stato o enti locali il cui ottenimento, tuttavia, in italica negativa tradizione, risulta sempre tormentato e farraginoso.