Il Cardinale Comastri vicario di Papa Francesco in Vaticano ricorda come Dio si è fatto uomo mediante l’incarnazione ed è venuto al mondo come un bambino.
L’immagine del Dio bambino è trionfante e gioiosa, mostra la tenerezza e la purezza di Dio.
I bambini sono segno di speranza per il mondo e così anche Gesù bambino lo è.
Un mondo che si è dimenticato di Lui e che lo rinnega anche durante la pandemia.
Cristo però non abbandona nessun uomo e agisce per la salvezza di tutti, pensiamo a San Pietro anche lui lo rinnegò, eppure divvene Santo.
La santità è qualcosa di raggiungibile per tutti anche per i più peccatori, pensiamo a San Paolo che perseguitava i Cristiani.
Il Cardinale afferma il bisogno del Natale in una società che vive l’anti-Natale priva della felicità che solo Gesù bambino può dare.
Lui è la vera pace per le famiglie e la soluzione agli egoismi, contro le idolatrie del nostro tempo.
"Senza bontà non c'è Natale" perché Dio è eternamente buono e il Natale, come afferma il cardinale mostra “la segnaletica della felicità”.
Dice Lui: “Basta un piccolo gesto: anche un messaggio o una telefonata possono rendere felice una persona, perché una delle sofferenze maggiori create dalla pandemia è proprio la solitudine”.
La vera gioia aggiungo io è l’incontro con Cristo, con Gesù bambino che supera ogni altro strumento umano.
Superare l’egoismo è possibile con Gesù bambino, Colui che ha dato la vita per il Padre e per il mondo affinché venisse salvato e redento.
Dimentichiamoci di tutto il male che c’è intorno e che ci è stato fatto e ricordiamoci di Gesù bambino che ci ama di un amore eterno.